Maggio sarà il mese della ripartenza, riaperture progressive per tutte le attività

Il governo vuole dare un segnale di speranza e programmare le riaperture già da maggio. Con l’aiuto della stagione estiva l’Italia prevede di riaprire locali e ristoranti dal prossimo mese. 

riaperture progressive da maggio

Non sarà sicuramente un liberi tutti o una riapertura avventata. Laddove sarà possibile, in base ai numeri e alla curva dei contagi, si potrà riaprire bar e ristoranti. Dopo le proteste dei commercianti e dei lavoratori in piazza a Roma nei giorni scorsi e sulle autostrade presso varie città d’Italia nelle settimane precedenti, il governo sembra voler dare una parvenza di certezza ai cittadini. Un’altra batosta il governo l’ha subita sul piano vaccinale a causa del procrastinamento della consegna delle dosi da parte di Johnson&Johnson. Il timore di un nuovo rallentamento della campagna vaccinale non fa presagire bene sul fronte delle riaperture, per questo Speranza fissa una data. Una road map per avvicinarsi alla normalità e il mese di maggio deve essere quello delle riaperture, sulla scia del primo lockdown.

Dopo le varie pressioni da parte dei lavoratori e dei sindacati, delle Regioni e forze interne alla maggioranza, il governo si è convinto che bisogna ripartire in qualche modo per salvare il salvabile dell’economia del Paese. La ripartenza è proprio l’argomento centrale della conferenza Stato-Regioni di oggi. Tra le proposte anche quella di riaprire bar e ristoranti all’aperto, dove possibile e dove le temperature lo permettano, anche di sera. Tenere i bar aperti di sera presuppone uno spostamento del coprifuoco, il governo sta pensando di ritardarlo dalle 22 a mezzanotte. Le Regioni spingono, da tempo, per una revisione dei criteri per la divisione in colori. La maggior parte delle regioni insiste sulla ripartenza e la riapertura di tutte le attività. Oltre all’andamento dei contagi, si terrà conto anche delle vaccinazioni effettuate, soprattutto per le categorie fragili.

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Anche per Mario Draghi è fondamentale riaprire le attività commerciali, soprattutto quelle che più hanno subito gli effetti di questa pandemia. Ma il governo è prudente e la riapertura del paese sarà graduale. Il progetto di questa road map dovrebbe culminare nella “liberazione” totale del paese in due mesi. Le regioni più virtuose potranno iniziare ad allentare le loro misure restrittive già dal 26 aprile, a partire dal settore della ristorazione. Dato che come dimostrato da studi effettuati, il contagio all’esterno è ridotto al minimo, saranno privilegiate le attività all’esterno. Dehors e tavoli all’aperto – esenti dalla tassa di occupazione del suolo – per la ristorazione e spettacoli all’aperto per far ripartire la cultura. La protesta dei lavoratori dello spettacolo si è acuita dopo la possibile apertura degli stati per gli Europei a giugno. Questo potrà portare all’ok per i concerti.

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Nei prossimi mesi si conta di riaprire non solo bar e ristoranti ma anche palestre e piscine, teatri e musei. Punto di massima attenzione del governo è la scuola. Draghi vorrebbe riportare tutti in classe entro maggio. Il mese prossimo, dunque, anche le superiori potranno tornare alla didattica in presenza. Ma l’argomento scuola non è isolato e va di pari passo con quello dei trasporti. Se non si prevede una riorganizzazione sicura del trasporto pubblico è improbabile che gli studenti delle superiori possano tornare tutti in classe.

Da giugno il governo ipotizza di ripartire con gli spettacoli all’aperto con una capienza limitata ma è un passo verso la ripresa di questo settore che ha sofferto una crisi senza precedenti in questo anno. Potranno riaprire anche i parrucchieri e i centri estetici. Insomma, un reale ritorno alla normalità sperando che non sia una falsa partenza come si è verificato l’anno scorso. La riapertura dovrà essere accompagnata di pari passo, se non più velocemente, dalla progressiva immunizzazione delle persone. Altrimenti, tutti gli sforzi saranno vani.

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