Svolta nelle indagini sul crollo della Chiesa degli Incurabili avvenuto il 6 aprile di due anni fa. Si ipotizza il reato di disastro colposo.
A distanza di due anni dal disastroso crollo della Chiesa degli Incurabili, a Napoli, è arrivata una svolta nelle indagini. È stato, infatti, individuato il motivo del crollo. La Procura della Repubblica di Napoli, che ha notificato la chiusura delle indagini, ha scoperto che a causare il crollo sono stati dei lavori eseguiti per ampliare un garage.
Il crollo
Stando agli accertamenti tecnici eseguiti, all’interno del garage è stato abbattuto un muro portante forse per ampliare lo spazio destinato al parcheggio delle automobili. Tale mossa provocò il crollo della parte retrostante l’altare maggiore di Santa Maria del Popolo e, di conseguenza, la chiusura dell’Ospedale. Ospedale che, al suo interno, ospitava uno dei tesori di Napoli ovvero la famosa Farmacia. L’edificio è del 1530 e, ad essere coinvolta nel crollo, anche la tomba di Maria D’Ayerba, la co-fondatrice degli Incurabili.
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Fu necessario trasferire i pazienti presenti nello stabile in altri Ospedali e la Farmacia venne messa in sicurezza. Nei giorni successivi, è stato nuovamente necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco perché erano state segnalate delle crepe sulle pareti. Del crollo della Chiesa degli Incurabili ne hanno risentito anche alcuni abitanti della palazzina nelle vicinanze della struttura. Ventuno famiglie, infatti, sono state sgomberate e sono rimaste senza un alloggio. Per quanto riguarda le responsabilità del titolare del garage, la Procura ha ipotizzato il reato di disastro colposo.