Brasile sotto scacco, la pandemia di Covid-19 continua la sua avanzata: “Ormai è come avere un gigante reattore nucleare fuori controllo”. L’orrore negli ospedali di Rio: “Mancano i sedativi, pazienti intubati da svegli e legati al letto”.
Il Brasile è alle prese con un pericoloso aumento di morti e ricoveri per Covid-19, con un bilancio tra decessi e contagi che sta diventando devastante. Gli ospedali e gli obitori si stanno riempiendo fin oltre il limite massimo, mentre in tutto il Paese le strutture sanitarie stanno finendo le scorte di medicine e sedativi.
In un recente servizio mandato in onda dalla CBS News, è stata presentata la drammatica testimonianza di una donna, in lutto per aver perso suo marito e il figlio poco più che 30enne. Mentre gli esperti parlano di scenari che potevano essere evitati, se la politica di Bolsonaro avesse fin da subito trattato la pandemia con la giusta attenzione. “Ormai è come avere un gigante reattore nucleare, con una gigantesca reazione nucleare fuori controllo che sta esplodendo dappertutto. Siamo diventati una Fukushima biologica, che sta uccidendo gli stessi brasiliani ma che può uccidere anche altre persone nel mondo”, ha spiegato ai giornalisti il professore universitario Miguel Nicolesis. Si sottolinea, inoltre, che il Paese ha vaccinato finora soltanto il 3% della popolazione.
Il dramma dei reparti Covid in Brasile
Con un bollettino giornaliero che ha segnato le oltre 360mila vittime (3.459 soltanto nelle ultime 24 ore) e oltre 73mila positivi in più, dagli ospedali e dai reparti Covid brasiliani giungono storie strazianti. Secondo quanto viene riportato dalla testimonianza di un’infermiera dell’ospedale Albert Schweitzer di Realengo, situato nella zona orientale di Rio de Janeiro, data la mancanza di sedativi, i pazienti Covid che finiscono in gravi condizioni vengono intubati da svegli, con le mani legate al letto.
“Sono svegli, lasciati senza sedativi, intubati e con le mani legate al letto, mentre ci implorano di non lasciarli morire“, ha raccontato la donna. “La ventilazione meccanica senza sedativi è una vera forma di tortura per il paziente”, ha poi spiegato il medico di terapia intensiva Aureo do Carmo Filho. Nell’ospedale, si apprende, sono attualmente ricoverati 118 pazienti Covid, di cui 40 sono ora in rianimazione.
Per quanto riguarda il bilancio dell’ospedale Sao Josè, invece, sarebbero 125 i pazienti Covid morti proprio a causa della mancanza di sedativi. “Non abbiamo farmaci, non abbiamo sedativi per i pazienti in terapia intensiva e purtroppo molti di loro non ce la fanno. Noi operatori sanitari assistiamo disperati, piangendo, perché non possiamo fare nulla. Non abbiamo siringhe, non abbiamo nemmeno gli aghi”, ha spiegato un infermiera ai giornalisti di G1.
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Il Brasile chiede aiuto nella fornitura di farmaci e sedativi
L’Organizzazione Panamericana della Sanità (OPS) ha fatto sapere di essere pronta ad aiutare il Brasile con la fornitura di nuovi sedativi e altri farmaci atti al trattamento dei pazienti Covid-19. Il vicedirettore della OPS, Jarbas Barbosa, ha reso noto che la filiale regionale dell’Organizzazione mondiale della Sanità sta già cercando i fornitori del cosiddetto “kit per intubazione“, che il Brasile potrà acquistare attraverso il fondo strategico messo a disposizione dalla OPS.
“Conoscendo le difficoltà del Paese, stiamo già cercando diverse alternative con i produttori internazionali”, ha spiegato Barbosa a Reuters. Il governo brasiliano ha anche incaricato i suoi ambasciatori di cercare forniture di farmaci e attrezzature mediche proprio in quegli stessi Paesi che li producono. Tra i medicinali più ricercati si inseriscono il midazolam, il propofol e il fentanil, tutti usati per sedare e rilassare i pazienti che vengono intubati.
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Bolsonaro, “il Paese è una polveriera”
Alla luce degli ultimi, pesanti numeri macinati dalla pandemia di Covid in Brasile, il presidente Jair Bolsonaro ha sottolineato ieri come il Paese sia diventato ormai “una polveriera“, pronta ad esplodere a causa dei problemi sociali generati dal coronavirus. “Il Brasile è al limite, la gente dice che devo fare qualcosa… Sto aspettando un segnale dal popolo perché la fame, la miseria e la disoccupazione sono sotto gli occhi di tutti, non li vede solo chi non vuole. Non voglio discutere con nessuno, ma siamo sul punto di ritrovarci con un problema molto grave, in Brasile. Cosa verrà fuori da tutto questo? Dove arriveremo? Sembra di essere in una polveriera. E ci sono persone, in giacca e cravatta, che non vogliono vedere”, ha spiegato Bolsonaro nel suo discorso.