Zaki, il Senato dà l’ok per la cittadinanza italiana: le reazioni della politica

L’ordine del giorno presentato è stato approvato con 208 sì, nessun contrario e 33 astenuti. Tra loro, i senatori di Fratelli d’Italia.

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Zaki, il Senato dà l’ok per la cittadinanza italiana: le reazioni della politica – www.meteoweek.com – Credit: Archivio Meteoweek

L’Aula del Senato dà il suo ok per concedere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, lo studente arrestato il 7 febbraio 2020 in Egitto e mai più uscito di prigione. La proposta è stata approvata con 208 sì, nessun voto contrario e 33 astenuti. Tra i senatori che hanno preferito esimersi dal voto, gli esponenti di Fratelli d’Italia. Nell’ordine del giorno si chiede anche al governo Draghi di sollecitare le autorità egiziane per la liberazione dello studente, di monitorare le udienze processuali e le condizioni di detenzione e infine di attivarsi a livello europeo per la tutela dei diritti umani nei Paesi dove persistono violazioni. L’obiettivo è di portare al G7 iniziative con particolare riguardo a casi di repressione di attivisti politici.

L’approvazione della mozione è stata presto commentata dall’Associazione “Station to Station” su Change.org., che ha raccolto 200.000 firmatari per chiedere la cittadinanza italiana per Zaki. “Con l’approvazione della mozione per il conferimento della cittadinanza italiana a Zaky, il Parlamento si è assunto un’importante responsabilità dando ascolto alle voci di 200mila cittadini che in questi mesi hanno levato le proprie voci per Zaky”, hanno scritto. E hanno aggiunto: “Le richieste di questa straordinaria mobilitazione devono adesso essere finalmente accolte dal Governo, nello specifico dai ministri Di Maio e Lamorgese. Noi continueremo a lottare affinché Patrick possa diventare cittadino italiano; chiunque può continuare a firmare la petizione per fare pressione sull’esecutivo. Il tempo delle promesse e delle buone intenzioni è scaduto, ora servono passi concreti per Zaki e per il rispetto dei diritti umani. Patrick non può più aspettare”. 

L’approvazione dell’ordine del giorno ha suscitato anche le reazioni della politica, dagli ambienti del centrodestra a quelli del centrosinistra. Ecco cosa hanno detto gli esponenti dei partiti.

Le reazioni del centrodestra

Le parole di Fratelli d’Italia

Primi tra tutti i senatori di FdI, che hanno spiegato la propria astensione. “Fratelli d’Italia si astiene sulla mozione per la concessione della cittadinanza italiana a Patrick Zaki perché siamo convinti che per raggiungere l’obiettivo della sua liberazione la strada da seguire sia quella della diplomazia, ha detto in dichiarazione di voto il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni. E ha continuato: “Non vorremmo che la cittadinanza a Zaki possa avere l’effetto controproducente, come ha detto anche il governo in aula, di insospettire e irrigidire ulteriormente le autorità egiziane, a causa delle quali lo studente dell’ateneo di Bologna, reo solo di aver espresso delle opinioni in difesa dei diritti civili dei suoi concittadini, è detenuto ormai da 432 giorni. Non vi è nulla di preventivo in questa detenzione che corrisponde ad una vera e propria pena. Nel chiedere anche giustizia per l’omicidio di Giulio Regeni, avvenuto ormai 5 anni fa chiediamo giustizia per i tanti casi come quello di Zaki in giro per il mondo, da Hong Kong, alla Cina, al Myanmar e a Cuba, sulla cui dedicata mozione non vi è alcun cenno alla violazione dei diritti umani”, ha concluso Balboni.

Forza Italia

Ben diversa la posizione di Forza Italia, espressa in una nota dal deputato Guido Germano Pettarin. “Il sì convinto e deciso che arriva dal Senato per conferire la cittadinanza italiana a Patrick Zaki è un bel messaggio di speranza: l’auspicio è che questo renda sempre più vicino il lieto fine per la vicenda di Zaki e che dia anche maggiore forza alla ricerca della verità e giustizia per Giulio Regeni”, ha scritto Pettarin. E ha continuato: “Due storie inevitabilmente legate tra loro ed intrecciate alla storia recente del nostro Paese. Spero che l’approvazione della mozione di oggi faccia meditare tutti sull’opportunità di proseguire ad avere rapporti con qualunque paese non collabori con l’Italia e l’Europa per fare luce, ottenendo finalmente verità e giustizia, sul destino di un cittadino italiano ed europeo. Nessuna motivazione politica, strategica o economica può venire prima del rispetto dei diritti umani. Ora non dobbiamo fare l’errore di fermarci, quello registrato è di certo un passo importante verso la giustizia e la verità, ma non deve certo essere l’ultimo”.

Le reazioni del centrosinistra

Il Partito democratico

I dem hanno accolto con grande soddisfazione ed entusiasmo l’approvazione della mozione. A partire dal segretario Enrico Letta, che ha scritto sul suo profilo Twitter: “Il parlamento italiano dice sì alla cittadinanza a Zaki. Unanimità che dimostra l’impegno di tutta l’Italia. #NonMolliamo”.

Anche la senatrice Monica Cirinnà si è espressa in merito. “Oggi, finalmente, il nome di Patrick Zaki è risuonato nell’Aula del Senato. Dopo mesi di mobilitazione, di richieste, e dopo i tanti approfondimenti condotti in seno alla Commissione Diritti Umani, l’Aula ha preso una posizione importante: è stato riconosciuto e ribadito, di fronte all’intero Paese e anche di fronte all’Europa e alla comunità internazionale che la detenzione di Patrick è ingiusta, viola i diritti umani ed è contraria alle più elementari garanzie dello stato di diritto, ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook. Le ha fatto eco Gianni Cuperlo, presidente della Fondazione Costituente del Partito Democratico. “E’ un’ottima notizia che il Senato abbia votato a larghissima maggioranza la mozione a prima firma Francesco Verducci, per la concessione della cittadinanza italiana a Patrick Zaki, in carcere da oltre 15 mesi senza alcuna ragione che giustifichi la sua detenzione. Un ragazzo che ha appena compiuto trent’anni, prostrato nel fisico e non solo”, ha detto Cuperlo.

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Il Movimento 5 stelle

Sollevati dall’esito del voto anche i cinquestelle. Innanzitutto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che dalla Capitale d’Italia chiede al Governo nazionale di concedere la cittadinanza italiana per meriti speciali a Patrick George Zaki, in quanto ricercatore all’Università di Bologna.Roma è al fianco di Patrick Zaki. Vogliamo e speriamo che possa tornare presto libero. Ci uniamo e sosteniamo con forza la richiesta di concessione della cittadinanza italiana. Un riconoscimento e un atto concreto per essere vicini al giovane ricercatore che aveva scelto l’Italia per i suoi studi universitari. Lanciamo così un messaggio importante anche e soprattutto a difesa dei diritti umani e civili, contro ogni ingiustizia”, afferma la prima cittadina capitolina.

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Non sono mancate le parole del senatore Nicola Morra, che in un tweet ha scritto: “Con l’approvazione di una sacrosanta mozione a suo favore, allo studente egiziano Patrick Zaki verrà riconosciuta la cittadinanza italiana. Siamo onorati dalla presenza di Liliana Segre che a 90 anni dimostra che certe battaglie uniscono e fanno convergere”. E di Gianluca Ferrara, vicepresidente del gruppo cinquestelle Senato e capogruppo nella Commissione Esteri di Palazzo Madama, intervenuto direttamente in aula: “Come è accaduto a Regeni, per la cui barbara uccisione non smetteremo mai di chiedere verità e giustizia, Zaki è stato sottoposto a scosse elettriche e percosso in maniera da non lasciare tracce sul suo corpo. L’Egitto ha un ruolo geopolitico di fondamentale importanza sul piano internazionale e, ancor più, locale. Ma nessun ruolo politico ed economico potrà mai giustificare certi metodi medioevali. La storia ci ha donato strumenti internazionali per assicurare che alcune linee non venissero mai superate, per assicurare che ogni essere umano potesse vivere una vita degna di essere chiamata tale. È il caso della Convenzione contro la tortura adottata delle Nazioni Unite nel 1984. L’Egitto è parte della Convenzione dal 1986, tuttavia sembrerebbe non osservarne i principi fondanti”

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