Marano di Napoli, tre arresti per trasferimento fraudolento beni aggravato dal metodo mafioso. I carabinieri sequestrano beni per tre milioni di euro: le mani del clan della camorra Polverino-Nuvoletta sull’edilizia
I carabinieri del Comando provinciale di Napoli, questa mattina a Marano di Napoli, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del Tribunale partenopeo su richiesta della Dda. Due persone sono finite in carcere, mentre un’altra agli arresti domiciliari. L’accusa è di trasferimento fraudolento di beni aggravato dal metodo mafioso.
I militari hanno poi sequestrato in via preventiva un cantiere edile nel quartiere Montesanto. Si tratta di un complesso immobiliare su due livelli, da 800 metri quadri, composto da 12 mini-appartamenti senza autorizzazione sismica e difforme dal progetto presentato. Il suo valore si aggira attorno ai tre milioni di euro.
Gli investigatori hanno infine raccolto elementi sulla riconducibilità di fatto della società che si occupava della ristrutturazione dell’immobile a due soggetti ritenuti appartenenti all’ala imprenditoriale del clan camorrista Polverino-Nuvoletta di Marano.
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La società era intestata a un prestanome e nel 2018-2019 aveva avuto commesse per oltre 400mila euro in vari quartieri della città. Il gip ha disposto il sequestro preventivo della società con l’intero assetto patrimoniale, per un valore complessivo di oltre 100mila euro.
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