La dirigente del Miur Giovanna Boda tenta il suicidio lanciandosi da una finestra del secondo piano di un palazzo nel centro di Roma. Ricoverata in gravissime condizioni, la donna è indagata per corruzione. Nei giorni scorsi erano state perquisite le sue proprietà.
Ha tentato il suicidio lanciandosi dal secondo piano di un palazzo di Roma, la dirigente di prima fascia e capo del Dipartimento delle Risorse umane del Miur. Giovanna Boda (47 anni) è ora ricoverata in gravissime condizioni presso il Policlinico Gemelli, con fratture multiple. Il gesto potrebbe essere scaturito dalle ultime vicende che l’hanno vista protagonista: la dirigente, infatti, è attualmente indagata per corruzione (in concorso con altre persone) nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma concernente delle presunte tangenti per affidamenti di appalti da parte del ministero.
Giovanna Boda tenta il suicidio, “sconvolta dalle perquisizioni”
Giovanna Boda ha tentato il suicidio gettandosi dal secondo piano di un palazzo in piazza della Libertà a Roma, dove si trova lo studio del suo avvocato. Dirigente di prima fascia e capo del Dipartimento delle Risorse umane del Miur, è attualmente indagata per corruzione dalla Procura di Roma, tanto che nei giorni scorsi era stata perquisita dalla Guardia di Finanza.
Boda era stata inviata a dirigere, da reggente, l’Ufficio scolastico regionale della Calabria, dopo che la dirigente Maria Rita Calvosa si è ritrovata coinvolta a marzo nell’operazione “Diacono”, dalla quale è emerso lo scandalo del mercimonio di titoli e attestati. A seguito delll’inchiesta della magistratura. infatti, il Miur aveva deciso di sollevare dall’incarico Calvosa, ma a finire nel mirino della Procura è ora anche Boda.
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Secondo quanto viene riportato dal quotidiano La Verità, nella giornata di ieri gli investigatori del Nucleo di Polizia valutaria della Guardia di Finanza hanno perquisito la sua casa romana, l’ufficio di viale Trastevere e una soffitta “nella disponibilità della donna”. Una perquisizione, questa, che avrebbe – riportano alcuni testimoni – “sconvolto” la dirigente.
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I finanzieri sono intervenuti, inoltre, anche nelle abitazioni e negli uffici di Valentina Franco, la stretta collaboratrice di Boda, e dell’imprenditore 69enne Federico Bianchi di Castelbianco, il presunto corruttore e che, nel 2016, che avrebbe ottenuto appalti dal Miur in cambio di denaro. Le perquisizioni messe in atto dalle Fiamme Gialle intendevano ricercare i documenti relativi proprio ai presunti casi di corruzione e di appalti illeciti, sui quali sta indagando la Procura di Roma.