Solo pochi giorni fa ha preso il via il nuovo programma prodotto dalla Rai e in onda su Rai 2, in seconda serata. Lo show in questione è Il Lato Positivo che vede anche il debutto del giornalista Stefano Bini, il quale ha deciso di raccontarsi in esclusiva alla redazione di MeteoWeek.
Stefano Bini insieme ai suoi due compagni di avventura, il conduttore Fabrizio Biggio e Melissa Greta Marchetto, è impegnato nel racconto di storie di chi ha fatto scelte diverse e innovative grazie anche alla tecnologia, guardando al futuro con fiducia, reinventando sé stessi e la propria vita. Progetti che hanno un importante interesse per la collettività e storie che vale devono essere ascoltate, le quali parlano del coraggio di partire, d’inventare, di cambiare, per sé e anche per gli altri.
Il Lato positivo è un programma che ha lo scopo di raccontare un’Italia che è pronta a cambiare, a inventarsi e reinventarsi. Mettersi in gioco in uno show come questo, da un punto di vista personale, in te ha cambiato qualcosa?
«In me, ha accentuato ancora di più la voglia di rinascita. Sono un ragazzo ottimista ed entusiasta di natura, da sempre, per cui affrontare questo programma è stato piuttosto facile. Spero che abbia scaldato il cuore e dato speranza anche a tanti telespettatori. Lo sponsor, Fondazione Ania e il produttore Matteo Scortegagna hanno lavorato molto per questo».
Quattro puntate, quattro storie… Chi tra di loro ti ha colpito in particolar modo rivedendoti, magari, in una delle storie raccontate dai protagonisti?
«All’interno del programma mi occupo di raccontare le notizie positive dall’Italia e dal mondo, per cui sono stato poco a contatto con le storie, di cui si sono occupati i miei colleghi Melissa e Biggio. Sicuramente mi ha colpito la storia di Monica, che dopo il terremoto in Emilia ha mollato il suo lavoro e ha trasformato la sua casa di famiglia in un bed and breakfast super tecnologico. Accoglie le persone e si è inventata un nuovo modo di vivere».
Aver attraversato una delicata malattia ha cambiato la tua prospettiva di vita fin da subito, che adulto sei diventato e che persona intendi diventare nel futuro?
«Sono diventato in fretta un ragazzo molto più maturo della mia età e questa cosa mi ha aiutato anche ad affrontare meglio la vita. Ho pregi e difetti, ma sicuramente sono una persona responsabile, che crede in quello che fa, protegge le persone fragili, credente e tenace. Lo Stefano di ora non mi dispiace e spero di continuare così, con tanta forza, entusiasmo e con i piedi per terra. Magari con una famiglia e almeno due figli».
Come ti hanno accolto i colleghi Fabrizio Biggio e Melissa Greta Marchetto?
«Benissimo. Sia prima che durante le registrazioni abbiamo riso e scherzato tanto. Biggio è un toscanaccio come me e l’idolo dei miei vent’anni, mentre con Melissa abbiamo la stessa età per cui ci siamo trovati molto bene. Spero di lavorare ancora con loro, è stato uno spasso».
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Conclusa questa esperienza sarai già proiettato al futuro, scommettiamo… aprendo la tua agenda, quindi, cosa possiamo trovare?
«Ero proiettato al futuro ancor prima di registrare la trasmissione. In questo mestiere, devi mettere sempre lo sguardo avanti onde evitare di restare indietro. Se apro la mia agenda, ci sono interviste fino a fine mese, incontri in Mediaset e videocall con Discovery per un progetto. Se ho tutti questi impegni, lo devo ai miei impresari Nando e Silvio Capecchi e al direttore di Rai2 Ludovico di Meo. Un ringraziamento speciale vorrei dedicarlo a Maurizio Costanzo, per me un maestro della tv italiana, e a Mauro Crippa, Direttore Generale news Mediaset».