Droga, sottraevano soldi ai pusher: quattro vigili ai domiciliari. Operazione della Squadra Mobile a Milano. Incastrati dalle telecamere in casa degli spacciatori
Avrebbero sottratto dei soldi nel corso di una perquisizione in casa di alcuni presunti pusher, compilando falsi verbali per intascare il denaro. Con questa accusa sono finiti ai domiciliari quattro agenti del nucleo antidroga della polizia locale di Milano su ordine del gip Guido Salvini. L’inchiesta della Squadra Mobile, coordinata dal pm Elio Ramondini, è partita dopo un servizio tv andato in onda a Le Iene. Le accuse contro i quattro agenti della Locale, all’epoca in servizio all’Unità contrasto stupefacenti, sono a vario titolo di peculato e falso ideologico.
Sottraevano soldi ai pusher: ecco le accuse ai 4 vigili arrestati a Milano
I vigili sono inoltre indagati per abuso d’ufficio. Dopo la messa in onda del servizio del programma Mediaset, il comando aveva provveduto a trasferire gli agenti a un altro incarico di natura amministrativa. Il pm aveva chiesto il carcere per sette, mentre il gip ha applicato l’ordinanza di domiciliari a quattro di loro. In particolare, per il caso dell’intervento in un’abitazione di via Coppin, a seguito del quale gli agenti – si legge nell’ordinanza -, avrebbero rinvenuto la cifra complessiva di 13.070 euro in contanti, intascandosene 3.330.
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Nel verbale di perquisizione avrebbero invece riportato il rinvenimento di “1.540 euro occultati in una cassetta di sicurezza in ferro; 8.200 euro occultati in un portafoglio di colore bordeaux”. Decisiva, scrive il gip, la “video ripresa tramite due telecamere” piazzate dagli stessi pusher nella “sala e in camera da letto” della casa, come forma di protezione. Riprese che hanno così documentato “buona parte dell’intervento” del 7 ottobre scorso. No del gip, invece, agli arresti per i casi di altre due perquisizioni in un appartamento di via Gola, sempre a Milano.