Confermato l’ergastolo per Leonardo Cazzaniga, accusato di aver ucciso diversi pazienti con un mix letale di farmaci. La difesa farà ricorso in Cassazione.
È arrivata la conferma dell’ergastolo per Leonardo Cazzaniga, l’ex Viceprimario del Pronto Soccorso di Saronno, in provincia di Varese, accusato di aver ucciso diversi pazienti, alcuni dei quali ricoverati nella struttura ospedaliera. La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha, inoltre, assolto l’ex medico per tre casi su dodici. Due dei pazienti deceduti sono il marito e il suocero della sua amante, Laura Taroni. L’accusa ritiene che l’ex Viceprimario ricorresse al “protocollo Cazzaniga” – di cui lo stesso rivendicava la paternità – per uccidere i pazienti. A questi ultimi veniva somministrato un mix di farmaci che si rivelavano poi essere letali.
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Cazzaniga si è mostrato impassibile davanti alla decisione dei giudici. La difesa ha sempre portato avanti la tesi secondo cui l’assistito avrebbe semplicemente somministrato dei farmaci per alleviare il dolore dei pazienti. Andrea Pezzangora, difensore dell’ex medico ha commentato così la decisione: «Andremo a vedere le motivazioni per capire il ragionamento fatto dai giudici». «Non siamo soddisfatti, sicuramente faremo ricorso in Cassazione» conclude l’avvocato.
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