Riscatto della laurea con lo sconto, pronta la proroga. Ecco i costi e come fare per richiedere il riscatto
A quanto pare il riscatto della laurea con lo sconto piace. Il governo sta studiando una proroga delle regole poste nel 2019 in via di sperimentazione per tre anni. Con la riforma c’è stato un boom di domande per usare gli anni di università anche per scopi pensionistici. Solo nel 2020 sono giunte oltre 55mila istanze. Le regole che permettono il riscatto agevolato della laurea erano state approvate due anni fa dal governo gialloverde con una misura che ha visto l’istituzione anche di Reddito di cittadinanza e Quota 100.
Tra coloro che avevano sostenuto il provvedimento c’era, all’epoca, il sottosegretario leghista Claudio Durigon, ora di nuovo al governo (anche se nel settore Economia) con il premier Mario Draghi. La fase sperimentale, iniziata a nel marzo 2019, scade il prossimo 31 dicembre. Nell’esecutivo c’è anche chi desidera una stabilizzazione definitiva del suddetto sconto.
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Per usufruire del riscatto light non ci sono limiti di età e bisogna non aver versato contributi prima del 1996. Bisogna inoltre non essere già in possesso di una pensione ed essere iscritti all’assicurazione generale obbligatoria. Escluse dal riscatto light le casse dei liberi professionisti e ordinamenti previdenziali stranieri. Si possono riscattare fino a 5 anni di università e i periodi da recuperare per la pensione dovranno essere precedenti al 29 gennaio 2019.
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La quota da pagare per il riscatto viene decisa in base al minimale di reddito per il calcolo dei contributi previdenziali di artigiani e commercianti. «Per le domande presentate nel 2021, il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.264,49 euro», afferma l’Inps. Cifra che diminuisce ulteriormente con la detrazione del 50% dell’onere dalle imposte sui redditi. Si può effettuare il versamento in unica soluzione o 120 rate mensili di importo non inferiore a 30 euro, senza interessi. L’istanza può essere inoltrata on line sul sito dell’Inps. Per ciò che concerne il settore privato può essere inoltrata anche dal datore di lavoro.