La Questura vieta il sit-in di “IoApro”. Gli organizzatori: “Invaderemo Montecitorio”

La Questura non autorizza il sit-in “IoApro” a Montecitorio. Ma gli organizzatori: “130 pullman a Roma, invaderemo Montecitorio. Circonderemo il Parlamento in maniera pacifica”

sit in ioapro montecitorio

“130 pullman partiranno da tutta Italia, invaderemo Montecitorio”. Così il movimento “IoApro” sulla pagina Facebook del gruppo in merito alla nuova manifestazione lanciata per domani a piazza Montecitorio, vietata dalla Questura di Roma. “Questi pullman sono confermati – viene aggiunto -. Utilizzate anche auto e treni per spostarvi, nessuno può fermarvi per riconquistare i vostri diritti. Circonderemo il Parlamento in maniera pacifica e lì costringeremo ad uscire dal palazzo. 20mila o 50mila dipende da voi. Facciamo la storia insieme”.

“IoApro”, la Questura vieta il sit-in: “Invaderemo Montecitorio”

In merito al divieto di manifestare, la Questura ha precisato che: “A differenza di quanto affermato e diffuso sui social si segnala che, con formale provvedimento redatto dalla Questura di Roma in data 9 aprile, la piazza di Montecitorio è stata formalmente vietata ai rappresentanti del movimento ‘IoApro’, in quanto già concessa e, quindi occupata da un’altra manifestazione regolarmente preavvisata nei giorni precedenti, che si svolgerà nella stessa fascia oraria con la prevista partecipazione di 100 persone”.

Secca la replica di Antonio Alfieri, riportata da TGcom 24. “Noi andremo comunque a Roma, stiamo fallendo e manifestare è un diritto. Vietarci tutte le piazze mi sembra eccessivo, lo hanno fatto solo per mettere in difficoltà la gente. Quanti saremo? Dipende quanti riescono ad arrivare, partiranno i treni e i bus. poi li fermeranno. Non non so cosa succederà“, sottolinea Alfieri. “Noi non siamo violenti, siamo imprenditori e lavoratori, cerchiamo solo di resistere e ci vogliamo far sentire”.

sit in ioapro montecitorio

LEGGI ANCHE: Polemiche sul pranzo con manager e politici in barba alle norme anti-Covid interrotto dalla GdF

“Avevamo chiesto di poter manifestare. Non ci hanno accordato un’altra piazza ma andremo a sostegno della manifestazione già autorizzata a Montecitorio di un’altra associazione”, aggiunge invece Momi El Hawi, fra gli organizzatori di “Io Apro”. “Andremo come ospiti a questa manifestazione, saremo tutti uniti”.

Gestione cookie