I sindacati dicono no allo stralcio delle cartelle del dl Sostegni. Ecco perché - www.meteoweek.com - Credit: Archivio Meteoweek
I sindacati Cgil e Uil sono intervenuti nella discussione in Senato sul decreto Sostegni: chiedono di cancellare la mini pace fiscale.
I sindacati dicono no alla pace fiscale. Lo hanno fatto mercoledì 7 aprile, nel corso dell’audizione sul dl Sostegni presso le Commissioni Congiunte Bilancio e Finanze del Senato. Cgil e Uil bisogna cancellare integralmente il condono fiscale dal testo del decreto. Ma perché?
Secondo il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, sarebbe “una vergogna, uno schiaffo in faccia a milioni di contribuenti”, dal momento che potrebbe penalizzare chi ha sempre “fatto il proprio dovere con il fisco”. Per questo, stando a quanto dichiarato in commissione Bilancio dal segretario confederale, lo stralcio delle cartelle non sarebbe coerente con le finalità del dl Sostegni. L’unico modo per “riaffermare una legalità fiscale propedeutica alla fase di ricostruzione economica, sociale e civile dell’Italia” , ha continuato Proietti, è rinunciare quindi alla norma che disciplina il condono delle cartelle fino a 5 mila euro.
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La stessa opinione è stata espressa dal segretario della Cgil Maurizio Landini. “Un conto è cancellare ciò che realmente irrecuperabile – ha detto il sindacalista – altro conto è continuare ad arrivare a forme che assumono carattere di condono fiscale.” Lo stralcio delle cartelle, dunque, non sarebbe la soluzione al problema dei debiti accumulati dall’Agenzie delle Entrate. Una seria riforma fiscale è necessaria, ha aggiunto Landini, ma “non può essere che chi paga le tasse debba sentirsi cittadino di serie b o poco furbo”.
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L’approvazione del dl Sostegni, quindi, si preannuncia come una lunga battaglia in Parlamento da condurre a colpi di emendamenti. Solo così si potrà valutare il reale consenso politico sullo stralcio delle cartelle fino a 5 mila euro. Tra i principali fautori della misura c’è la Lega che, anzi, vorrebbe estendere la sanatoria fino alla soglia dei 10 mila euro. Raddoppiando così il “peso” del condono. Lo ha dichiarato il sottosegretario al MEF del Carroccio, Claudio Durigon, evidenziando la possibilità di estensione dello stralcio delle cartelle pur mantenendo il requisito per l’accesso al condono del limite ISEE di 30 mila euro. Oltre all’estensione in termini economici, la Lega vorrebbe allungare anche il periodo di riferimento della misura: annullare i debiti maturati almeno fino al 2015. In ogni caso, il termine per la presentazione degli emendamenti al decreto è fissato per venerdì 9 aprile.
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