Il Covid si muove sul trasporto pubblico: 32 casi di positività sui mezzi pubblici a Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto.
I Carabinieri del Nas in una operazione d’intesa con il Ministero della Salute, ha trovato tracce di Coronavirus su bus e treni del trasporto pubblico. Sono stati eseguiti “756 tamponi di superficie su mezzi di trasporto e stazioni (obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute), rilevando – si legge in una nota del Nas – 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus all’interno di autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporto pubblico a Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto“. I test sono stati eseguiti in collaborazione con i servizi locali di Asl, agenzie di protezione ambientale ed enti universitari.
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I mezzi pubblici sono conduttori di Covid in misura superiore ad altri luoghi. I numeri parlano chiaro: ogni 5 autobus sono state riscontrate almeno 10 positività al Covid sulle parti comuni, maniglie, pulsanti e corrimano. Le analisi hanno “rilevato con certezza il transito e il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale“, osserva il Nas, anche se questa non è “indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità” del virus. Sono stati deferiti alle competenti Autorità giudiziarie 4 responsabili di aziende di trasporto, per non aver predisposto le procedure di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro a favore degli operatori e sanzionati ancora 62 responsabili per irregolarità amministrative, irrogando sanzioni pecuniarie pari a circa 25mila euro.
“I controlli eseguiti hanno confermato, purtroppo, gli allarmi lanciati nei giorni scorsi da Assoutenti circa la disparità di trattamento tra viaggiatori sul fronte Covid” afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. “I controlli dei NAS certificano come i pendolari e coloro che utilizzano il trasporto pubblico locale siano considerati viaggiatori di serie B e non godano delle stesse tutele previste” spiega.
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“Le scuole sono obbligate a seguire un protocollo molto rigido sul Covid, continuiamo ad applicare alla lettera la normativa di igienizzazione dei locali prevista e il resto. Ma il nostro lavoro rischia di essere vanificato – afferma Cristina Costarelli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp) di Roma e Lazio e dirigente scolastica del Liceo Newton -. Domani le scuole secondarie di secondo grado riapriranno in presenza con gli stessi punti interrogativi di quando si è chiuso. Ribadiamo il consiglio, per chi può farlo, di raggiungere la scuola con mezzi propri – prosegue Costarelli – e chiediamo alla sindaca Raggi, almeno nella fascia di punta del mattino, di riaprire la Ztl per agevolare la frequenza degli allievi delle scuole che ricadono nelle zone centrali“.