Sono dieci gli indagati nell’inchiesta della procura di Aosta, aperta un anno fa, sui contagi e le morti per Covid-19 avvenute in alcune case di riposo nei primi mesi del 2020.
Si tratta dei responsabili delle strutture per anziani e di due sanitari, che avevano visitato un paziente che poi era deceduto. Le ipotesi di reato a vario titolo sono l’omicidio colposo plurimo e l’epidemia colposa.
L’indagine
Sono avvenute nei giorni scorsi le iscrizioni nel registro degli indagati, prima il fascicolo era a carico di persone ignote. L’indagine era partita dopo le morti sospette registrate nella casa di riposo Refuge Père Laurent, una struttura privata di proprietà della diocesi di Aosta. Al 7 aprile 2020, rispetto all’inizio dell’emergenza sanitaria, su 122 ospiti risultavano 41 morti, di cui 18 positivi al coronavirus, 5 negativi e gli altri non sottoposti al tampone.
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Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, vi era stata una non corretta gestione dei degenti, a partire dall’impiego di dispositivi di protezione individuale, e la mancata adozione di misure idonee a prevenire il contagio. L’inchiesta si era così ulteriormente allargata alla gestione della pandemia in almeno altre sei luoghi di cura e assistenza, come case di riposo, microcomunità e struttura sanitarie, sia pubbliche sia private, con diversi sopralluoghi dei carabinieri del Nas. Da allora è proseguito il lavoro del pm Francesco Pizzato, con il procuratore capo Paolo Fortuna, sino ad arrivare all’iscrizione nel registro degli indagati di dieci persone.