San Benedetto dei Marsi, giallo sulla morte del 33enne Manuel Di Nicola. Era sparito a marzo dopo il battesimo del figlio. Trovato in un canale, nei polmoni non c’era acqua. Spariti i soldi dei regali
È giallo sulla morte di Manuel Di Nicola, il papà di 33 anni sparito in provincia de L’Aquila lo scorso marzo e ritrovato senza vita in un canale. Ma, stando a quanto riportato da Il Messaggero, Di Nicola non è morto per annegamento. Perché nei suoi polmoni non c’era acqua. Per averne la certezza, però, serve ora una seconda autopsia sul corpo del 33enne. L’uomo era scomparso poche ore dopo la festa di battesimo del figlio di 9 mesi da casa dei suoceri a San Benedetto dei Marsi.
Dopo aver pagato il catering ed aver raccolto circa 700 euro in contanti di regali per il battesimo, ricostruisce sempre il quotidiano romano, era uscito dicendo che sarebbe tornato a casa per farsi una doccia, facendo però perdere le proprie tracce e senza portare con sé il cellulare. Dopo alcuni giorni gli inquirenti avevano ritrovato il cadavere in un canale d’irrigazione della Piana del Fucino, a un chilometro di distanza dal luogo in cui avevano trovato l’auto abbandonata. Dei 700 euro di Manuel, però, ne sono stati recuperati solo cinque. La domanda sorge spontanea: gli altri che fine hanno fatto?
Decisivi saranno dunque i risultati degli esami tossicologici e chimici. Solo da questi, infatti, si potrà capire se Manuel fosse in stato di alterazione per l’alcol o per gli stupefacenti al momento della caduta. Altrettanto decisive saranno le perizie mediche che dovranno stabilire se i segni sull’addome e la zona lombare siano compatibili con quelli di una caduta o se dovuti a una colluttazione prima della morte. Intanto, la Procura di Avezzano indaga per omicidio colposo. Al momento, però, il fascicolo aperto dal pm Maurizio Maria Cerrato è a carico di ignoti.
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Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Avezzano del comandante Luigi Strianese, a cui – da ieri – si sono aggiunti anche i Ris. Questi ultimi stanno scandagliando la Punto bianca con cui Di Nicola si è allontanato da casa quella sera, di proprietà del suocero. L’allontanamento risale alle 20.30 di domenica 7 marzo, dopo cioè la festa per il battesimo del figlio. Le ricerche erano partite soltanto il martedì successivo, quando cioè la moglie ne ha denunciato la scomparsa.
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Lo scarto temporale è dovuto al fatto che Manuel non fosse nuovo a queste “sparizioni” temporanee. Dopo un paio di giorni i carabinieri avevano poi ritrovato l’auto con le chiavi nel quadro e le ruote sporche di fango. Tanto da ipotizzare che il 33enne fosse sceso dal veicolo e poi caduto nel canale durante una camminata. Ricostruzione, però, sempre contestata dai familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Roberto Verdecchia.
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