Denise Pipitone e la 20enne russa: ecco i tre motivi per cui Olesya Rostova potrebbe essere la bimba scomparsa nel 2004 da Mazara del Vallo
«Non ti ho mai dimenticata, ti ho sempre cercata». Queste parole della 20enne Olesya Rostova rivolte alla madre mai incontrata riaccendono una speranza sul ritrovamento dopo oltre 16 anni di Denise Pipitone. Il suo appello alla tv russa, ripreso in Italia da Chi l’ha visto?, è infatti arrivato come un fulmine a ciel sereno a Mazara del Vallo. Dove cioè vive la famiglia di Denise, che in tutto questo tempo non ha mai smesso di cercare la figlia scomparsa.
Denise Pipitone e la 20enne russa: i tre motivi per cui potrebbe essere lei
I motivi per cui la giovane russa potrebbe essere Denise Pipitone sono tre, secondo il sito Leggo. Il primo la forte somiglianza con la madre della bimba scomparsa nel 2004, Piera Maggio. Poi l’età, che combacia. E, infine, il fatto che la giovane russa pensi di essere vittima di un rapimento, avendo vissuto i primi anni con una donna rom che non era sua madre. Trovata dalla polizia a Reutov, piccolo centro vicino Mosca, Olesya ha poi vissuto in orfanotrofio fino all’adozione.
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Ma ci sono anche degli elementi che rendono la pista russa meno certa. Olesya, infatti, non ha mai detto di conoscere l’italiano, mentre Denise parlava anche il dialetto siciliano. In Russia, inoltre, le autorità stanno valutando anche altre ipotesi. Ad esempio quella che porta al villaggio di Shelkovskaya, nel distretto di Kargopol, dove 16 anni fa una bimba è scomparsa. E anche sua madre assomiglia alla 20enne russa.
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Piera Maggio, comunque, dice di voler restare coi piedi per terra. “Cautamente speranzosi, attendiamo senza illuderci”, scrive in un post. Il suo avvocato, Giacomo Frazzitta, ha infine detto che “se il gruppo sanguigno di Olesya dovesse risultare compatibile con quello di Denise, si procederà al prelievo del Dna della giovane russa”.