Giulia Stanganini, la 38enne già in carcere per aver ucciso suo figlio, è ora accusata dell’omicidio di sua madre e nonna del bambino.
Si aggrava ulteriormente la posizione di Giulia Stanganini. La 38enne accusata di aver ucciso suo figlio di 3 anni nel novembre del 2019, ora è accusata di essere stata colei che ha tolto la vita a Loredana Stupazzoni, sua madre e nonna del bambino. A tradirla sarebbe stata una frase considerata rilevante dai giudici del Riesame di Genova che hanno accolto l’appello della Procura di Genova.
Il “lapsus”
«Si vede che mia mamma è stata impiccata. Non potete accusarmi di omicidio». È questa la frase che la Stanganini ha pronunciato durante un interrogatorio e che ora sta cambiando le carte in tavola. Sì, perché il gip le aveva concesso l’arresto solo per l’omicidio del figlio e non per quello della madre.I giudici del Riesame ritengono rilevante la suddetta frase pronunciata dalla 38enne poiché rimanda al gesto da lei compiuto, ovvero avrebbe strangolato Loredana Stupazzoni, 63 anni, fino a farla morire. I giudici, inoltre, ritengono che la 38enne non abbia scarnificato il collo della 63enne come fatto nel resto del collo proprio per crearsi un alibi. Ad incastrarla anche una confidenza fatta ad una terza persona. Pare, infatti, che Giulia Stanganini si sia vantata del nodo fatto alla corda usata.
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La scomparsa di Loredana Stupazzoni è avvenuta cinque mesi dopo la morte del nipote. Quest’ultimo è stato soffocato dalla madre con un cuscino poiché non sopportava più le sue crisi di pianto.