Giorgia Meloni nuovamente all’attacco contro Mario Draghi e il nuovo esecutivo, troppo in linea con il precedente.
“Quest’anno il più grande – e triste – #pescedaprile lo ha fatto il Governo Draghi ai cittadini, fingendosi come una rivoluzione rispetto al Governo Conte per poi dimostrarsi subito in perfetta continuità su temi cruciali come le riaperture e i ristori”. Così, Giorgia Meloni, via Twitter, si lascia andare all’ennesimo sfogo contro il nuovo Presidente del Consiglio. Non è un fatto nuovo. La leader di Fratelli d’Italia, unico partito all’opposizione, ha già criticato in diverse occasioni le scelte di Mario Draghi, troppo simili a quelle di Giuseppe Conte. Eppure Conte è a casa. Segnali di continuità, ad esempio, vanno rintracciati nelle chiusure. Chi sperava in riaperture e in un cambiamento di approccio da parte dell’ex della Bce ha dovuto fare dei passi indietro. Anche il nuovo esecutivo ragiona in termini di fasce, in base all’indice del contagio; e , soprattutto, è arrivata una nuova chiusura per il periodo Pasquale.
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“Al netto di cose che era imbarazzante non fare, come la sostituzione di Arcuri, il resto continua a essere drammaticamente in continuità”, dichiarava Giorgia Meloni qualche giorno fa. Già, perché l’unica evidenza di cambiamento è arrivata soprattutto sul fronte vaccini. Il piano epidemiologico in Italia ha ripreso finalmente a camminare, anche se pesano i ritardi e una cattiva gestione accumulata nei mesi precedenti. Quanto al resto, molte cose sembrano essere uguali e il fronte più indietro è proprio quello economico. “L’Italia è praticamente in lockdown con la maggior parte delle regioni in zona rossa e le attività continuano a soffrire la mancanza di entrate che non vengono sopperite dai bonus e dai ristori che sono evidentemente insufficienti”, denunciava Giorgia Meloni facendo come notare come, mentre si fanno ipotesi, le imprese e le attività sono costrette a chiudere. Considerazioni espresse proprio davanti Palazzo Chigi, dove suo partito ha organizzato un flash mob sulla delicata e spinosa questione delle cartelle esattoriali.
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Insomma, anche sul fronte economico erano arrivate le delusioni e i malcontenti. “Altra delusione per imprenditori e commercianti, dal governo poche risorse e non in grado di risollevare il tessuto economico. L’Italia che produce è in ginocchio e nulla sembra essere cambiato rispetto al governo precedente. Gli imprenditori chiedono sostegno, non elemosina”, attaccava la leader di Fratelli d’Italia. In definitiva, le scelte di Draghi sembrano continuare ancora sulla linea di Conte e del precedente governo. Nessuna discontinuità, se non su alcuni punti, da parte dell’esecutivo. E la rabbia ormai esplode.
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