Denise Pipitone, prelevato un campione di Dna alla 20enne russa Olesya Rostova. Si attende il riscontro sul gruppo sanguigno, poi il confronto con quello dei genitori della bimba scomparsa 16 anni fa. Piera Maggio: «Restiamo coi piedi per terra»
«Il nostro spot di ieri è stato ripreso da tutti i siti e giornali. Troppo bello per essere vero, l’ho detto e lo ripeto. Massima cautela. Perché questa attenzione? Credo ci sia la voglia di avere una buona notizia, la gente si chiede: “Ma può finire bene una storia?”». Così Federica Sciarelli in apertura dell’ultima puntata di Chi l’ha visto? in cui la trasmissione è tornata sul caso di Denise Pipitone. Ad alimentare le speranze sul suo ritrovamento è l’appello lanciato da Olesya Rostova, una 20enne russa che cerca la sua mamma biologica. Colpisce soprattutto la forte somiglianza tra la ragazza russa e Piera Maggio, la madre della bambina scomparsa nel 2004 all’età di tre anni.
Denise Pipitone, prelevato il Dna alla 20enne russa
«Siamo in contatto con Piera Maggio e con il suo avvocato», ha fatto sapere Federica Sciarelli. Durante la puntata, inoltre, è emerso che alla ragazza russa è stato prelevato un campione di Dna. L’obiettivo è, dopo aver verificato la compatibilità del gruppo sanguigno, analizzare il Dna per confrontarlo con quello dei genitori di Denise. Intanto, Piera Maggio ha detto che non partirà per Mosca. In un audio trasmesso nel corso della puntata, la madre di Denise dice che «vogliamo rimanere con i piedi per terra, cautamente speranzosi ma senza illuderci più di tanto. Le segnalazioni passate ci hanno insegnato che le illusioni non portano a nulla: chiederemo l’esame del Dna, l’unica soluzione per fugare ogni dubbio. Vogliamo ringraziare chi ci sta vicino, ci fa capire quanta gente amano Denise e non l’hanno mai dimenticata».
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L’appello in tv e la segnalazione a Chi l’ha visto?
La segnalazione è partita da un’infermiera russa che vive in Val Seriana. La donna, in Italia da vent’anni, ha visto la trasmissione trasmessa dalla tv in Russia ed è rimasta colpita dalla ragazza. «Mi è venuto il batticuore quando ho visto questa giovane e ho notato la somiglianza con la mamma di Denise. Mi sono venuti i brividi», ha raccontato. Oltre alla somiglianza, coinciderebbero anche le età delle di Olesya e Denise, che oggi avrebbe 20 anni. A partire dall’età di cinque anni, quando la polizia l’ha tolta a una nomade che credeva fosse sua madre, la ragazza ha vissuto in un orfanotrofio. E molti anni dopo si è rivolta alla tv pubblica per trovare la sua madre biologica. «Mammina mia non ti ho mai dimenticato, ti ho sempre cercata e ora voglio ritrovarti. Sono qui, sono viva», ha detto.
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«La somiglianza è impressionante», ha invece commentato l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta. «Nel 2005 c’era la pista cosiddetta “zingara”. Ricorderete quella bambina ripresa da una guardia giurata a Milano: la somiglianza era notevole». E sulle novità emerse in questi giorni aggiunge: «È una storia che va verificata, va verificato il Dna. In questi anni ne abbiamo viste tante di segnalazioni: ma questa volta vale la pena approfondire. Ho vissuto questi anni con grande rabbia. La speranza è che sia un colpo di fortuna».