Otto persone in manette per rapina ed estorsioni: sono vicine al clan Lo Russo

La Procura di Napoli ha emesso un ordine di custodia cautelare nei confronti di 8 soggetti legati al clan camorristico Lo Russo. In arresto sono finiti anche capi del gruppo camorristico di Miano.

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Questa mattina diversi esponenti della criminalità di stampo camorristico sono stati arrestati. Si è trattato di un’operazione scattata a seguito delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale della Procura della Repubblica di Napoli, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli. A far scattare l’ordinanza, che ha fatto finire in manette 8 persone legate al clan camorristico Lo Russo è stata un’ordinanza del Gip del Tribunale di Napoli.

Chi sono le persone in manette

Tra i destinatari del provvedimento ci sono anche Luigi e Gaetano Cifrone, già in detenzione con la pesante accusa di guidare il gruppo criminale Ngopp (significa Sopra) Miano che controlla le piazze di spaccio di hashish ed eroina del quartiere Miano della capitale partenopea. Luigi e Gaetano Cifrone sono tra le 8 persone, di cui  5 già dietro le sbarre, e a cui è stato notificato un ordine di custodia cautelare in carcere, perché gravemente indiziati, di aver compiuto una violenta rapina e due estorsioni nei confronti di vari commercianti. La rapina in questione risale al 13 febbraio del 2020 e fu commessa ai danni di un negozio di telefonia di Milano, con un ricavo di 9 mila Euro. I due Cifrone si trovano in custodia cautelare in carcere da ottobre.

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Questi crimini sarebbero stati compiuti per favorire il clan Lo Russo, assumendo così il controllo di Napoli, Milano e altri territori come: Chiaiano, Piscinola, Marianella e Colli Aminei.  A ricevere l’ordinanza sono stati anche anche Gennaro Caldore, detto Genny cioccolato, Stefano Di Fraia, Pasquale Pandolfo, tutti già in prigione per sequestro di persona con lo scopo di estorsione, eseguito lo stesso giorno della rapina. Le indagini della compagni di Carabinieri di napoli Vomero sono state condotte con intercettazioni ambientali e telefoniche e il contributo indispensabile delle persone danneggiate, ovvero i vari commercianti costretti a pagare il pizzo. Solo un mese fa, lo ricordiamo, è morto uno dei grandi boss della camorra: Raffaele Cutolo, aveva 79 anni ed è deceduto nel reparto sanitario del carcere di Parma.

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