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Cronaca

Denise Pipitone è in Russia? 17 anni dopo, una nuova speranza

Era il 1 settembre 2004, Denise Pipitone aveva solo 4 anni e improvvisamente scomparve, mentre giocava davanti al portone di casa a Marzara del Vallo, nel trapanese. Sono passati 17 lunghi anni da allora e, oggi, si riaccende la speranza di averla finalmente trovata. Lo comunica Federica Sciarelli, conduttrice di “Chi l’ha visto?”, facendo riferimento all‘appello di una ragazza russa, che forse potrebbe essere proprio Denise. La giovane ha chiesto aiuto a una trasmissione russa, raccontando di essere stata rapita da bambina. Per la Sciarelli “sarebbe un regalo enorme se effettivamente fosse così”.

È Denise?

Stasera, alle 21.30, in trasmissione, la conduttrice mostrerà l’appello della ragazza. Intanto: ” Vi racconto com’è andata. La segnalazione è nata quasi per caso, da una nostra telespettatrice, che ha riferito che a Mosca c’è una giovane donna che ha la stessa età di Denise e che somiglia moltissimo a Piera Maggio, la mamma della piccola scomparsa. Forse è una suggestione dovuta alla somiglianza, ma la giovane donna ha la stessa età che avrebbe oggi Denise“. Ma perché la ragazza potrebbe essere proprio Denise? La Sciarelli continua, dicendo: “Noi stiamo con i piedi per terra, non vogliamo dare nessuna certezza, anche perché Piera ne ha viste e passate tante in questi anni. Le coincidenze temporali ci sono e anche una somiglianza tra la giovane e Piera. La bambina “russa” venne trovata in un campo nel 2005, e non sapendo chi sia la sua vera madre, è andata in una trasmissione tv russa per mostrare il suo volto e lanciare, a sua volta, un appello alla vera famiglia. Ora vanno fatte tutte le verifiche: occorre avere pazienza ed essere scrupolosi”.

La scomparsa di Denise

Un raggio di speranza, dopo 17 anni. La scomparsa di Denise ha segnato la vita di tutti: era in strada a giocare con i cuginetti, a pochi metri dalla casa della zia materna e quella della nonna che stava preparando il pranzo. L’ultima volta che la bambina è stata vista era poco prima delle dodici, in via la Bruna.  Da quel momento è come se fosse scomparsa nel nulla. Da allora, tutta Italia si è mobilitata alla ricerca della piccola. Ci sono state varie segnalazioni, ma mai nulla di certo. Un mese dopo la sua scomparsa, una guardia giurata a Milano, riferì di aver visto un gruppo di nomadi con dei bambini, una delle quali somigliava in modo impressionante a Denise. La tv trasmette il video delle telecamere di videosorveglianza che mostrano una bimba dell’età della piccola Pipitone che chiede a un’adulta, presumibilmente, la madre: “Dove mi porti?”. La donna la chiama Danas, uno storpiamento di Denise, forse. Mamma Piera sembra riconoscere sua figlia, ma mentre gli investigatori passano al setaccio la zona per cercarli, i nomadi sono sparitiLe segnalazioni si susseguono: la bimba è vista a Cremona, a Verona, a Bologna. Ma gli accertamenti danno ogni volta esito negativo: quelle bambine non sono Denise.

Chi l’ha rapita?

Anni di ricerche, e poi sembra esserci una svolta: viene indagata Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, figlia del padre biologico. Piera, la madre della bambina, avrebbe, infatti, una relazione extraconiugale con il padre di Denise. Jessica è accusata di aver fatto rapire la piccola. A tradirla, sarebbe stata una frase, pronunciata in dialetto, in Questura, pochi giorni dopo la scomparsa di Denise: “io a casa ci a purtai”, risponde quando le chiedono dove fosse quel dannato 1 settembre. Il racconto di Jessica non convince gli investigatori ed è smentito dai tabulati telefonici: all’ora del sequestro Jessica era proprio nella stessa zona di Denise. Per gli investigatori, nella vicenda della scomparsa di Denise si possono individuare due fasi: una prima che ha visto un coinvolgimento di Jessica Pulizzi e una seconda in cui la piccola potrebbe essere stata affidata a dei nomadi, che magari la sorellastra di Denise conosceva. Ma dopo anni di indagini e processi anche Jessica, nel 2017, viene definitivamente assolta per mancanza di prove  e per non aver commesso il fatto.

Leggi anche: Covid: la Liguria apre alle vaccinazioni in farmacia, “è la prima Regione”

La speranza non muore mai

I genitori di Denise non hanno mai smesso di lottare, né per lei, né per tutti i bambini scomparsi. Oggi, si riaccende una speranza per la famiglia Pipitone, ma meglio procedere con cautela. La madre dichiara: “Abbiamo avuto sempre false speranze, ne sapremo meglio dopo “Chi l’ha visto”. Vogliamo fare l’esame del Dna e sembra che anche la ragazza sia disposta a farlo“. Teniamo le dita incrociate, e speriamo davvero che la nostra Denise sia stata finalmente ritrovata.

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