La portavoce del ministero degli Esteri cinese attacca Usa: «hanno riunito numero molto limitato di Paesi per ‘dichiarazione congiunta’»
Dopo le dichiarazioni dell’Oms contenute in un rapporto sulla probabile origine della trasmissione del Covid 19 a seguito della loro missione in Cina, gli Stati Uniti hanno ribadito il loro essere scettici sul suddetto elaborato.
A tal proposito la Cina, tramite il portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying ha affermato che la tracciabilità del Coronavirus «è una questione scientifica che dovrebbe essere portata avanti da scienziati e non essere politicizzata: questo è il consenso della maggior parte dei Paesi della comunità internazionale». Poi la stoccata agli Usa, che «hanno riunito un numero molto limitato di Paesi per la cosiddetta dichiarazione congiunta».
Dopo aver visionato il report dell’Oms, infatti, Usa e altri 13 Paesi alleati si sono detti preoccupati per l’esito dell’inchiesta sulle origini del Coronavirus svolta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e hanno invitato la Cina a consentire il “pieno accesso” agli scienziati.
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Nel rapporto dell’Oms è scritto che la trasmissione del Covid 19 da animale a uomo è un’ipotesi «molto probabile». Secondo quanto riportato dall’Organizzazione Mondiale Sanità, dopo l’invio di esperti in Cina, si ritiene che la possibilità di fuoriuscita del virus a causa di un incidente avvenuto in laboratorio sia «estremamente improbabile».
La missione dell’Oms si è tenuta in Cina a febbraio, tra ipotesi di mancato accesso ai dati e il governo cinese riluttante nel permettere agli esperti di avere i visto di ingresso nel Paese. La missione non ha chiarito definitivamente i dubbi inerenti l’origine del Covid.
È attraverso il segretario di Stato Anthony Blinken che gli Usa esprimono preoccupazione e scetticismo sul rapporto finale dell’Oms in merito all’origine del Covid. «Siamo seriamente preoccupati sulla metodologia e sul processo», afferma Blinken. Tra i maggiori timori c’è quello che il governo cinese «apparentemente ha aiutato a scriverlo».
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Bliken si era già espresso sulla missione criticando la poca trasparenza del governo cinese, elemento essenziale di cui «la comunità internazionale ha bisogno in modo che possiamo evitare che succedano future pandemie di questo tipo».
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