Nike e le scarpe “sataniche”: la denuncia del colosso contro un gruppo di artisti

L’azienda Nike ha deciso di citare in giudizio un gruppo di artisti chiamato Brooklyn MSCHF per aver modificato alcune sue calzature senza autorizzazione. 

satan shoes
satan shoes

La Nike ha deciso di fare causa a MSCHF, cioè a un gruppo di stilisti e artisti di New York perché “colpevoli” di aver modificato il modello di scarpe Nike Air  Max 97 per poi rivenderle con il nome di Satan Shoes. La particolarità di queste scarpe è quella di contenere una goccia di sangue umano.

Nike contro un collettivo di artisti

Ad avere avuto la macabra idea, che non ha ricevuto l’autorizzazione della Nike, è stato il collettivo artistico MSCHF in collaborazione con il rapper  22enne Lil Nas X che, proprio in questi giorni ha pubblicato in video il suo ultimo pezzo: Montero (Call by Your Name) in cui lui passa dal Paradiso all’Inferno su un palo da pole dance con indosso le famigerate scarpe modificate 666 . Le Satan Shoes, vendute a 1000 dollari, si richiamano a un versetto della Bibbia, Luca 10:18, che recita: “Così disse loro: ‘Ho visto Satana cadere come un fulmine dal cielo'”.

Leggi anche: Dati falsi in Sicilia, il confine tra tutela della salute e tutela del lavoro

I precedenti e le reazioni

satan shoes scatola
satan shoes scatola

Leggi anche: Covid: la Liguria apre alle vaccinazioni in farmacia, “è la prima Regione”

Le scarpe, oltre alla suola rossa, presentano un pendente a pentacolo in bronzo, sulla scatola, invece, ci sono disegni legati al girone infernale. La goccia di sangue è stata donata ai membri del collettivo artistico. Non è la prima volta che MSCHF compie una provocazione del genere. Già nel 2019 aveva riempito la suola di 24 paia di scarpe Nike con l’acqua santa, per poi rivenderle come Jesus Shoes. Nonostante il prezzo, le Satan Shoes, prodotte in 666 esemplari, sono andate subito a ruba. Le scarpe modificate hanno attirato delle critiche alla Nike, alcune aziende l’hanno tacciata di voler difondere il satanisno e così l’azienda ha dovuto smentire il suo coinvolgimento. Alla fine la Nike ha intentato causa per uso non autorizzato del marchio. Staremo a vedere se riuscirà a vincere.

Gestione cookie