Quello della didattica a distanza, o DAD, è un argomento oggi molto spigoloso. Ad un anno della pandemia, genitori e alunni hanno lamentato i loro disagi. Disagi che, in molti casi, sono sfociati in proteste. Un altro tema che farà discutere riguarda la promozione all’anno successivo. O meglio, tanti sono i dubbi in merito alle regole da seguire per la valutazione di fine anno. Si potrà bocciare? Saranno tutti promossi?
Aspettando una ordinanza
I Presidi delle scuole stanno ancora aspettando una ordinanza del Ministro dell’Istruzione nella quale saranno indicate le linee guida per le valutazioni di fine anno. Cristina Costarelli, Preside del Liceo Scientifico Newton di Roma, ha spiegato che: «Al momento le disposizioni sono quelle pre-Covid. Dunque sarà possibile rimandare e anche bocciare chi ha molte insufficienze». «Certo, si terrà conto della situazione – aggiunge – ma mandare tutti avanti di nuovo come lo scorso anno credo che sarà molto difficile. È, alla fine, anche poco produttivo».
Esami di maturità
Non vi sono ancora provvedimenti sugli esami di maturità. Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, però, ha deciso di introdurre nuovamente il giudizio di ammissione. Unica deroga riguarda il requisito della frequenza. Chi non ha potuto seguire le lezioni in DAD per problemi legati alla connessione, perché non aveva gli strumenti o per altre problematiche potrà essere ammesso. Non è d’accordo, invece, con la possibilità di promuovere tutti con il 6 politico.
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Promozione automatica?
A tener banco nelle ultime ore è la questione valutazione. La fine dell’anno scolastico si sta avvicinando e professori e alunni si avviano a tirare le somme di quanto maturato in questi mesi. Antonello Giannelli dell’Associazione nazionale dei presidi afferma: «Non credo che sia utile la promozione automatica. Non ci potrà neppure essere troppo rigore. Bisognerà tener conto del disagio di un anno così travagliato distinguendo almeno tra chi si è impegnato anche se non ha raggiunto gli obiettivi e chi no». E aggiunge: «Nei casi dubbi si potrebbe promuovere con l’obbligo di recupero».
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Il timore dei ricorsi
Quello dei ricorsi è un rischio che riguarda in particolare le scuole superiori. Nelle scuole elementari, infatti, la bocciatura è stata eliminata definitivamente mentre alle medie, chi viene fermato, fa parte di una percentuale molto bassa. Gli studenti chiedono di eliminare la bocciatura. «Ci sono troppe difficoltà di connessione e stress psicologico» dice Luca Redolfi che fa parte del Forum delle associazioni studentesche.
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Tanti i Presidi che sono dell’idea che non si possa mantenere la linea seguita pre-epidemia. Patrizia Cocchi, Preside del Liceo Scientifico Vittorio Veneto di Milano prova a spiegare il perché: «Un conto è se si torna in presenza dopo Pasqua. Un altro se si dovesse rimanere in DAD fino a maggio. Con le lezioni a distanza la valutazione è in molti casi impossibile. Si possono valutare le competenze ma non le conoscenze». Poi un suggerimento: «Forse si potrebbe rimandare lo scrutinio ad ottobre dell’anno prossimo, dopo un paio di mesi di recupero. A quel punto possiamo decidere chi far passare e chi no». Ciò che più i Presidi temono sono i ricorsi al Tar. «Potrebbero avere la strada spianata in un anno così» conclude Costarelli.