Draghi oggi incontrerà le Regioni per attuare un piano vaccinale che abbia come obiettivo l’immunità di gregge entro l’estate. La clausola per Draghi è procedere in modo unitario e non in ordine sparso.
Oggi pomeriggio a palazzo Chigi Mario Draghi incontrerà i presidenti delle Regioni, insieme a i ministri interessati e Curcio e Figliuolo. Il tema principale sarà il piano vaccinale con l’obiettivo di arrivare a 500mila dosi al giorno. Un altro tema sarà quello delle chiusure e delle riaperture, ovvero del nuovo decreto Covid che andrà in vigore dal 7 aprile. Sulle chiusure, infatti, già ci sono stati i primi malumori tra il presidente del Consiglio e Matteo Salvini. Draghi è stato chiaro, se vi saranno le condizioni per riaprire si procederà, altrimenti se queste misure non daranno risultati sufficienti si andrà avanti fino a maggio senza allentarle. Gli fa eco il vicesegretario del Pd Provenzano “Impensabile riaprire con 300 morti al giorno e le terapie intensive alla soglia della saturazione“. Chiara risposta alla dichiarazione di Salvini sul fatto che fosse impensabile tenere l’Italia chiusa anche tutto il mese di aprile.
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La priorità di Draghi è procedere in modo unitario e velocemente. Il premier non vuole nessuna corsia preferenziale né che le Regioni procedano in solitaria e in ordine sparso. Conseguenza delle falle del precedente piano, secondo la Gelmini. “Le lacune del precedente piano hanno consentito alle Regioni di andare in ordine sparso.” Per questo motivo, il presidente Draghi vuole tracciare una linea comune con le Regioni in attesa delle nuove dosi. La suddivisione e la somministrazione delle dosi in arrivo sarà un altro punto su cui la cabina di regia discuterà, oltre ai ristori che andranno nel nuovo decreto. Questi saranno mirati e non più a pioggia, per provvedere al sostegno delle attività che resteranno chiuse fino a maggio.
Incontro Draghi e Regioni, la Gelmini chiede buon senso
Nel nuovo decreto dovrebbe anche esservi l‘obbligo vaccinale per il personale sanitario, chi non lo rispetta sarà sanzionato o sarà spostato ad altro incarico, secondo fonti interne. Per la Gelmini è una “norma di buon senso”. “Un governo di unità nazionale ha senso se crea unità non solo a Roma ma anche sui territori.” Draghi continua a chiedere unità alle Regioni, nuova strigliata in arrivo per i governatori che procedono in ordine sparso quindi, oggi pomeriggio a Palazzo Chigi in attesa del nuovo decreto che arriverà mercoledì.
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Nuovo tentativo di cambio di passo di Draghi con le Regioni per mettere a punto un piano vaccinale che sia veloce ed efficace e soprattutto garantisca unità. Dopo le varie incomprensioni però i governatori continuano a sottolineare che il problema sono le dosi e non l’organizzazione. Oggi si proverà a fare chiarezza e trovare la chiave per un percorso univoco che garantisca l’immunità di gregge entro l’estate per provare a salvare il turismo.