Da domani nuovo cambio di colori delle Regioni. L’ipotesi del lockdown il 25 aprile e il Primo Maggio. Eliminata la zona gialla.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, a capo della linea rigorista ha optato per continuare su una linea di norme stringenti. Sulla base dei dati, ancora troppo negativi per una riapertura, ha firmato nuove ordinanze in vigore da domani 29 marzo fino al 6 aprile almeno. Dunque, la situazione resta critica e non sono previste nè zone gialle nè zone bianche.
L’Italia cambierà di nuovo colore da domani, la curva dei contagi non cala nonostante l’Italia sia quasi tutta colorata di rosso. Resta stabile e i numeri sono ancora critici e sale anche il tasso di positività al 6,6%. I provvedimenti del governo restano restrittivi: il Paese resterà il zona rossa e arancione almeno fino al 30 di aprile. Eliminata la zona gialla almeno fino al Primo Maggio, vanno in zona rossa invece anche Valle d’Aosta, Toscana e Calabria. Mentre unica nota positiva, il Lazio sarà in zona arancione da martedì.
Da domani, lunedì 29 marzo cambiano di nuovo i colori delle regioni italiane. Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e Trento restano rosse. Queste regioni probabilmente resteranno in rosso per altre due settimane ancora, dato che l’indice Rt non tende a scendere. A queste regioni si aggiungeranno da domani anche Valle d’Aosta, Calabria e Toscana.
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Resta il lockdown di Pasqua, dal 3 al 5 aprile tutta Italia sarà zona rossa. In questi giorni, come nelle regioni che restano in rosso almeno fino al 13 aprile vigeranno le norme più stringenti. Consentita una visita al giorno e resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, come nelle zone arancioni. E’ consentito raggiungere la residenza, il domicilio e le seconde case, fare attività fisica individuale e nei pressi dell’abitazione. Restano chiusi i negozi non essenziali come parrucchieri e tolette per animali. La ristorazione è permessa sempre a domicilio, l’asporto invece fino alle 22. Non è consentito consumare cibi sul posto o nei pressi delle attività di ristorazione. A Pasqua, quindi, non sarà possibile pranzare al ristorante.
L’unica novità sarà il rientro a scuola anche nelle zone rosse. Dopo Pasqua riapriranno le scuole dell’infanzia, asili, elementari e prima media mentre il resto continuerà l’attività scolastica in DAD nelle zone rosse. Nelle zone arancioni invece le scuole saranno aperte fino alle medie, le superiori in DAD. Si valuta l’idea anche di sottoporre i bambini a tampone rapido il primo giorno di scuola e a tamponi molecolari in caso di positività. I teatri e i musei restano chiusi in entrambe le zone. Dal 6 aprile dovrebbero ripartire anche i concorsi pubblici, in attesa di conferma.
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Il 30 aprile scadrà lo stato di emergenza che per forza di cose sarà prorogato. Queste misure saranno in vigore almeno fino alla fine di aprile, decisione che ha scatenato scontri nella maggioranza. In primis Matteo Salvini, leader della Lega, ha dichiarato “E’ impensabile tenere chiusa l’Italia anche per tutto il mese di aprile“. Salvini chiede al presidente Draghi “nel nome del buonsenso che lo contraddistingue e soprattutto dei dati medici e scientifici” di riaprire in sicurezza le attività nelle zone meno “con una situazione sanitaria sotto controllo“. Ma Mario Draghi risponde “le chiusure sono pensabili o impensabili solo in base ai dati. E’ desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati“. Non esclude quindi una riapertura l’ex capo della Bce, che osserverà la situazione settimana per settimana e se ci sarà la possibilità non si escludono cambiamenti.
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