Due ergastoli per l’omicidio, nel maggio 2019 a Novara, del piccolo Leonardo di appena venti mesi.
Condannati la madre Gaia Russo e il compagno dell’epoca della donna, Nicolas Musi. La corte ha accolto la richiesta del pm Silvia Baglivo.
Il pm Silvia Baglivo: ‘mai più un processo così’
‘C’è soddisfazione per aver visto riconosciuto il lavoro della Procura, ma spero che un altro processo così non mi capiti più”. Il pm Silvia Baglivo commenta così la sentenza della Corte d’assise di Novara che, accogliendo le sue richieste, ha condannato Nicolas Musi e Gaia Russo all’ergastolo per l’omicidio del piccolo Leonardo. ”E’ stato un processo difficile, complicato anche emotivamente – ha inoltre aggiunto – e con il rischio che le dichiarazioni contrapposte dei due imputati potessero portare a un impasse tale da non riuscire a individuare la colpevolezza. Invece così non è stato, quindi la soddisfazione professionale resta”.
“I due imputati hanno sempre negato, spero che ora abbiano la forza di intraprendere un percorso che li porti a prendere consapevolezza di quello che hanno fatto”, commenta Marilinda Mineccia, procuratore a Novara ai tempi dell’inchiesta sul delitto ora in pensione: ”E’ stato fatto un lungo e approfondito lavoro di indagini – ha infine concluso – un lavoro riconosciuto dalla Corte d’assise che con la sua sentenza ha reso giustizia al povero Leonardo”.
Il legale: ‘Musi innocente faremo ricorso’
“È una sentenza che non condividiamo. Il mio assistito ha ammesso i maltrattamenti, ma ha sempre dichiarato di non aver ucciso Leonardo. E’ deluso per questa sentenza, ora vedremo le motivazioni e sicuramente faremo appello’‘. L’avvocato Carlo Alberto La Neve, difensore di Nicolas Musi, commenta così la sentenza.
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Il difensore della donna, Simone Briatore, non ha rilasciato dichiarazioni. Sconvolta la madre della giovane condannata, Tiziana Saliva, che alla lettura della sentenza si è accasciata sulla sedia. “‘Vi prego, non è il momento” sono le uniche parole che ha rivolto ai giornalisti presenti.