Gemelline che si picchiano per video su TikTok, parla la madre:«Era uno scherzo»[VIDEO]

In un video su TikTok, si vedono i familiari spingono due gemelline a prendersi per i capelli. La madre:«Era uno scherzo». Ecco cos’è successo

gemelline-Meteoweek.com

Un video finito sui social ha indignato il web: qui due gemelline sono incitate dai familiari a prendersi per i capelli. Il consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli di Europa Verde ha denunciato sulla sua pagina Facebook quanto accaduto ed è infuriata la polemica:«Sta circolando sui social un video che mostra due bambine, che si è scoperto essere due gemelle, istigate da adulti e familiari, divertiti dalla scena, ad uno scontro fisico tirandosi i capelli a vicenda».

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Dopo il video di denuncia, la madre delle gemelline ha replicato. Borrelli lo racconta a Gianni Simioli a La Radiazza:«Successivamente è stato pubblicato un secondo video in cui le protagoniste, la mamma delle bambine e la loro nonna, che nel filmato precedente è colei che ha poi separato le gemelle, hanno cercato di giustificarsi dichiarando che si trattava di uno scherzo».

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«Troppe volte, davvero troppe, abbiamo sentito dire: ‘Era uno scherzo, era un gioco’», hanno proseguito Borrelli e Simioli. «Non è una scusa assolutamente accettabile, ci mancherebbe che si fosse trattato di sadismo. Il punto è proprio questo, non si sa scherzare, non si conoscono i limiti, non si ha e non si impartisce educazione, questa piattaforma social sta diventando un ricettacolo di degrado culturale e di scempiaggini. Allora poi non dovremmo meravigliarci se tanti ragazzini danno vita ad azioni assurde, criminali e scellerate, se questi sono gli adulti che li dovrebbero educare e da cui dovrebbero prender esempio c’è da preoccuparsi seriamente. Per questo occorre dar vita a un massiccio intervento di rieducazione, a partire proprio dagli adulti. Non basta scusarsi, occorre dimostrare di potersi prendere cura in maniera responsabile dei propri figli. Abbiamo per questo segnalato la vicenda agli assistenti sociali che ora dovranno seguire questa famiglia e fare le proprie valutazioni», hanno chiosato.

Anna Di Donato

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