Il caso della bimba “no mask” e il braccio di ferro tra genitori

Alto Adige, il caso della bimba “no mask” per problemi respiratori agita le acque. Braccio di ferro tra i genitori dei compagni di classe. L’assessore alla Scuola: “Garantire a tutti il diritto all’istruzione e alla salute”

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Foto di repertorio

È diventato un vero e proprio braccio di ferro tra genitori il caso di una bambina “no mask” in Alto Adige per la quale il Consiglio di Stato, a causa delle sue difficoltà respiratorie, ha sospeso l’obbligo di indossare la mascherina. Come racconta il Corriere dell’Alto Adige, si sono mobilitati i genitori dei compagni di classe, preoccupati per la salute dei loro bimbi. La classe è stata così trasferita, in via provvisoria, nella palestra.

Bimba “no mask”, scontro tra genitori

Quando la dirigenza scolastica ha ipotizzato pannelli di plexiglass sul banco della bimba “no mask”, la madre ha risposto con una diffida. A questo punto la preside ha chiesto al Comune una sala più grande per la classe.

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Il caso, nel frattempo, è arrivato anche sulla scrivania dell’assessore alla Scuola di lingua italiana, Giuliano Vettorato. “Sto lavorando per garantire il diritto all’istruzione e alla salute di tutti i bambini nella classe”, ha detto.
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