Val Susa, Digos e carabinieri sgomberano l’ex casa cantoniera Anas che ospitava i migranti diretti oltralpe. L’avevano occupata anarchici italiani e francesi nel dicembre 2018. Appelli di solidarietà sui social: “Ci sono molte famiglie”
Agenti della Digos di Torino e carabinieri sono impegnati dall’alba nello sgombero di “Chez Jesoulx”, la casa cantoniera alle porte di Oulx, lungo la Statale 24 in Val Susa, trasformata in rifugio autogestito per assistere migranti diretti al confine con la Francia. A ribattezzare così l’immobile erano stati anarchici italiani e francesi, che l’avevano occupato il 9 dicembre 2018.
Sgomberata la casa cantoniera di Oulx
L’occupazione risale a due mesi dopo lo sgombero del locale sotto la chiesa della parrocchia di Claviere e si inserisce nel contesto delle proteste contro le politiche sull’immigrazione e i respingimenti dei francesi. Non è al momento noto quante persone siano all’interno. “La solidarietà non si sgombera, all’interno della casa ci sono persone di passaggio tra cui molte famiglie“. Così recita l’appello social degli anarchici a raggiungere Oulx e la Valle di Susa.
La scorsa estate i carabinieri del Comando provinciale di Torino avevano notificato 17 fogli di via ad altrettanti attivisti, 14 italiani e tre francesi. Parte dei quali aderenti alla compagine anarco-ambientalista “Briser Les Frontieres”, parte componenti dell’antagonismo torinese e valsusino. L’indagine mirava a dimostrare la loro responsabilità, a vario titolo, per i reati di invasione di edifici e violazione di domicilio in relazione all’occupazione della casa cantoniera Anas di Oulx.
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L’accoltellamento di gennaio
Gli occupanti hanno poi trasformato l’edificio in un rifugio autogestito utilizzato per iniziative di lotta e propaganda politica, nonché per fornire assistenza ai migranti irregolari che volevano oltrepassare il confine transalpino attraverso il valico del Monginevro.
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