‘Ndrangheta, le mani della cosca Piromalli sull’Asp: 14 arresti

Le mani della ‘ndrangheta sull’Asp di Reggio Calabria: operazione “Chirone” del Ros dei carabinieri, 14 arresti. Esponenti della cosca Piromalli infiltrati nella gestione dell’azienda sanitaria. Coinvolti anche referenti medici

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‘Ndrangheta, le mani della cosca Piromalli sull’Asp: 14 arresti – meteoweek.com

Questa mattina i carabinieri del Ros hanno arrestato 14 persone tra Reggio Calabria, Catanzaro e Bologna nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della cosca Piromalli nell’Asp di Reggio Calabria. L’ordinanza di custodia è stata emessa dal gip su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri e dell’aggiunto Gaetano Paci.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa e associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Contestati anche diversi reati-fine come corruzione, trasferimento fraudolento di valori e traffico di influenze illecite in concorso, tutti aggravati dal metodo mafioso.

‘Ndrangheta, le mani della cosca Piromalli sull’Asp di Reggio Calabria

L’indagine si era chiusa prima della pandemia, nel 2018. Gli investigatori del Ros si sono concentrati sull’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, la cui competenza si estende sull’intera provincia amministrativa suddivisa nei distretti sanitari reggino, tirrenico e ionico. Secondo l’accusa, la ‘ndrangheta ne avrebbe alterato il funzionamento.

L’operazione “Chirone”, oltre all’esecuzione dello ordinanze di custodia cautelare, ha consentito il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e rapporti bancari nei confronti di alcune società per un ammontare complessivo pari a circa otto milioni di euro. L’inchiesta ha inoltre permesso di documentare gli assetti organizzativi della ‘ndrina Piromalli e, in particolare, del ramo della famiglia mafiosa facente capo al presunto boss Giuseppe.

Operazione “Chirone”: il ruolo di due fratelli medici morti nel 2018

Secondo gli investigatori, in quel contesto avrebbero assunto una posizione di particolare rilievo due medici, che nel tempo hanno ricoperto incarichi nelle aziende sanitarie del Reggino e di Tropea. Si tratta dei fratelli Giuseppantonio e Francesco Michele Tripodi, entrambi deceduti nel 2018. Nell’inchiesta è coinvolto pure il figlio di uno dei due, Fabiano Tripodi, anche lui medico.

Tripodi jr. sarebbe una figura di riferimento di vari assetti societari operanti nel settore sanitario. Forti delle posizioni ricoperte nel tempo e avvalendosi della capacità intimidatoria derivante dall’appartenenza alla cosca Piromalli, gli indagati avrebbero compromesso il sistema gestionale dei distretti sanitari dell’Asp di Reggio, acquisendo in tale ambito una posizione dominante.

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L’operazione “Chirone” è condotta dai carabinieri del Ros – meteoweek.com

Sanità reggina, pilotata la nomina del direttore del Distretto Tirrenico

Dall’inchiesta, infatti, emergono presunte alterazioni delle procedure di nomina del direttore del Distretto Tirrenico dell’Asp reggina. Gli indagati, per mezzo di alcune società, avrebbero inoltre monopolizzato la filiera economica della distribuzione dei prodotti medicali a strutture pubbliche ospedaliere.

Per l’accusa l’obiettivo sarebbe stato quello di agevolare le società riconducibili ai Piromalli, anche attraverso il ricorso a procedure di affidamento diretto delle commesse. In particolare per i presidi ospedalieri di Locri, Gioia Tauro, Polistena e Melito Porto Salvo.

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Coinvolta anche la cosca-alleata dei Molè della Piana di Gioia Tauro

Affidamento diretto che, secondo i pm, sarebbe stato favorito dalla presunta mediazione di personale medico ricompensato con utilità varie e indebite provvigioni, variabili tra il 2,5 e il 5% del valore nominale delle commesse.

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Le sinergie criminali e imprenditoriali nel settore sanitario hanno riguardato anche la cosca Molè di Gioia Tauro. Alcuni suoi presunti esponenti figurerebbero infatti negli stessi assetti societari assieme ai referenti dei Piromalli, storici alleati dei Molè.

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