Muore per overdose a 24 anni, 6 gli arresti: corpo ritrovato immerso nel ghiaccio

Francesca Manfredi muore a soli 24 anni stroncata da un mix alcol-droga: il suo corpo era stato ritrovato immerso nel ghiaccio nella vasca bagno. Sono 6 le persone finite in manette – tre sono state trasferite in carcere.

Nuovi sviluppi in merito al caso relativo alla morte della giovane Francesca Manfredi. Sono sei, al momento, le persone arrestate alle prime ore dell’alba dalla
Squadra Mobile della Questura di Brescia. La 24enne, si ricorda, era stata ritrovata senza vita nella vasca da bagno di casa sua, stroncata da un mix di alcol e droga, il 23 agosto scorso. Come ricostruito dagli investigatori, la vasca era stata riempita di ghiaccio da due coetanei, un uomo e una donna, che avevano trascorso la notte insieme a lei.

Secondo quanto si apprende dalle fonti, gli arrestati sarebbero accusati di aver ceduto alla ragazza le sostanze stupefacenti. Le misure cautelari sono state emesse dall’Autorità Giudiziaria dietro richiesta del pm Benedetta Callea.

Francesca Manfredi uccisa da un mix letale di droghe

Francesca Manfredi, si ricorda, è stata ritrovata priva di vita all’interno del suo appartamento il 23 agosto 2020. Il corpo della ragazza è stato rivenuto nella mattinata di domenica, dopo una festa, e ad ucciderla sarebbe stato un mix letale di droghe pesanti. Questi sono stati i risultati ottenuti attraverso l’esame autoptico, che hanno rintracciato nel sangue della ragazza cocaina, eroina, benzodiazepine e chetamina. A finire nel registro degli indagati erano stati due suoi amici, gli stessi che erano con lei quella notte. Proprio loro, infatti, dopo aver scoperto che la 24enne non era cosciente, avrebbero cercato di farla riprendere in qualche modo, ritardando tuttavia i soccorsi.

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Alla luce degli ultimi aggiornamenti, Michael Paloschi, il 33enne che era in casa con Francesca quando è morta, è attualmente accusato di omicidio preterintenzionale. Sarebbe infatti stato lui ad iniettare eroina nel corpo della 24enne. Secondo l’accusa, inoltre, il 33enne si sarebbe allontanato da casa togliere di mezzo le siringhe usate per iniettarsi (e iniettare alla vittima) le dosi di droga.

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Secondo quanto comunica il gip, nell’ordinanza di custodia cautelare disposta nei suoi confronti, “iniettando la sostanza stupefacente letale a Francesca per via endovenosa, perché lo sballo sarebbe stato più forte di quello provocato dal fumarla, Paloschi deve quindi rispondere di omicidio preterintenzionale”. Sia lui che altre due persone sono state trasferite in carcere, mentre gli altri tre imputati sono finiti agli arresti domiciliari.