Cos’ha in comune Claudio Gioè con Saverio Lamanna, il suo personaggio nella nuova fiction di Rai Uno Màkari?
Màkari, la nuova fiction di Rai Uno con Claudio Gioè
Claudio Gioè è protagonista di Màkari, la nuova fiction di Rai Uno ispirata ai romanzi di Gaetano Savatteri che vedono protagonista lo scrittore Saverio Lamanna che, in seguito al licenziamento da parte del ministero degli interni di Roma, torna nella natìa Sicilia. I primi due episodi della fiction hanno raggiunto un ottimo successo di pubblico, attirando davanti al piccolo schermo più di sei milioni di telespettatori.
Il Commissario Montalbano vs Saverio Lamanna. cosa dice Gioè
Naturale il paragone con un altro “eroe” della sicilianità, il Commissiario Montalbano di Andrea Camilleri e Luca Zingaretti, anche se Gioè ha messo le mani avanti spiegando che mentre il commissario di Vigata è una realtà consolidata in TV, Makari si è appena affacciata alla notorietà e inoltre “Non è la Sicilia immaginaria di Camilleri. Ma è normale che si faccia questo accostamento…La nostra Sicilia è contemporanea”.
Claudio Gioè è tornato in Sicilia: ecco perché
Come Saverio Lamanna, anche Claudio Gioè ha deciso di stabilirsi nuovamente in Sicilia dopo 30 vissuti a Roma, dove si era trasferito a 18 anni per studiare recitazione e inseguire il suo sogno. In un’intervista al settimanale Tv Mia l’attore palermitano ha motivato la sua scelta con il desiderio e l’esigenza di “ricaricare le batterie esistenziali e ritrovare i ritmi più lenti della mia terra“.
“Noi siciliani di ritorno siamo un po’ più critici con la nostra Isola“
Una riscoperta di ritmi di vita più blandi che sono stati una sorta di boccata d’aria rispetto alla frenetica e caotica Roma, con buona pace di chi spesso mette in relazione lentezza con immobilismo (ricordate Il Gattopardo) o peggio arretratezza, per quanto riguarda l’isola. Lo sguardo con cui guarda la Sicilia il siciliano di ritorno è particolare: “Noi siciliani di ritorno siamo un po’ più critici con la nostra Isola“, spiega il protagonista di Màkari nella stessa intervista.
Il trasferimento durante il lockdown
Certo nel corso degli anni a Claudio Gioè è capitato spesso di tornare a casa, a Palermo, soprattutto per lavoro: ricordate le sue interpretazioni ne Il Capo dei Capi, in cui interpretava Totò Riina, e Squadra Antimafia? E proprio a Palermo Claudio Gioè ha scelto di stabilirsi nuovamente, all’inizio del primo lockdown, lo scorso anno. Un trasferimento pensato e ragionato di cui l’attore non si pente: “Per ora sto bene e sono felice”, ha detto.
Il ricongiungimento con la famiglia e le origini
Tornare a casa gli ha poi permesso di recuperare il rapporto con il resto della famiglia, da cui si era allontanato ad appena 18 anni, e di riappropriarsi delle proprie origini, del proprio vissuto. Come rivelò lo stesso Claudio Gioè in una intervista al settimanale Chi, “Avevo già perso pezzi della mia vita andando a Roma a 18 anni. Perdi un’età adulta di relazioni con i familiari…il quotidiano che hai sacrificato, un po’ ti manca”. Ora i sacrifici sembrano essere finiti!