Riceve una nota e la mamma protesta: va dalla preside e la sbatte contro il muro

Mamma aggredisce la preside e la sbatte contro il muro. A far scattare la violenza, la nota disciplinare presa dalla figlia a scuola. La dirigente scolastica è finita in ospedale.

mamma aggredisce preside - meteoweek.com
mamma aggredisce preside – meteoweek.com

Non poteva sopportare quell’idea che sua figlia avesse preso una nota disciplinare sul registro. Per questo, terribilmente seccata, la madre della giovane studentessa si è presentata a scuola, direttamente dalla preside, per protestare sull’accaduto. Dalle parole, però, si sarebbe poi passati alle mani: questo è quanto è successo in Sicilia, in provincia di Palermo.

Aggredisce la preside e la sbatte contro il muro

La vicenda si è verificata all’istituto comprensivo Calderone di Carini, in provincia di Palermo. La madre della studentessa, riportano le fonti, avrebbe aggredito la preside della scuola a seguito di una nota disciplinare presa dalla figlia e da una sua compagna. Le ragazzine, viene spiegato, avevano chiesto alla professoressa di andare in bagno, ma si sarebbero assentate per 45 minuti.

La giovane avrebbe allora avvisato immediatamente la madre, tramite telefono. La donna si è quindi presentata a scuola verso le ore 13:00, per cercare di avere chiarimenti sul provvedimento disciplinare disposto nei confronti di sua figlia. La mamma della studentessa sarebbe già nota al personale scolastico, a causa proprio del suo temperamento aggressivo. Alla richiesta di poter parlare con la professoressa, infatti, i bidelli avrebbero invece chiamato la preside, nel tentativo di calmare la donna.

La loro discussione, tuttavia, sarebbe degenerata. La mamma avrebbe infatti aggredito e sbattuto a muro la dirigente scolastica Claudia Notaro (che è stata trasportata poi al Pronto Soccorso), e urlato e minacciato l’insegnante davanti al resto della classe. Per placare la donna si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

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La dirigente scolastica, a seguito dell’aggressione, ha riportato escoriazioni e i lividi in varie parti del corpo. Raggiunta dalla stampa, si è tra l’altro definita scioccata: “Sono molto delusa – dichiara a La Repubblica – perché abbiamo fallito: abbiamo attivato l’Osservatorio sulla dispersione scolastica e le operatrici psicopedagogiche. La classe è attenzionata da tempo ed è destinataria di un progetto di Educazione alla legalità. Ma purtroppo siamo soli”.

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L’episodio ha sollevato anche le polemiche della Flc Cgil Palermo, che ha mostrato solidarietà alla preside e alla professoressa. “La violenza non deve mai essere ammessa nei contesti di una società civile e non può trovare spazio all’interno delle istituzioni scolastiche che sono i luoghi per antonomasia della crescita e della formazione civile e culturale dei cittadini del domani”, afferma il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino. E ha concluso: “La violenza e l’ignoranza si combattono con l’educazione e la formazione continua: è questa la nostra missione, è questa la speranza di un futuro migliore”.

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