Infermiera no-vax positiva e focolaio in ospedale: scattano le denunce

Infermiera no-vax e focolaio in Pneumologia al San Martino di Genova: scattano le denunce delle famiglie di tre vittime. La Procura indaga per omicidio colposo

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I familiari di altri due pazienti ricoverati nel reparto di Pneumologia “Maragliano” dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova, dove nei giorni scorsi si è creato un cluster di Covid-19 e dove lavora un’infermiera no-vax, risultata poi positiva assieme a un collega e a un oss vaccinati con la prima dose Pfizer, hanno presentato denuncia ai carabinieri del Nas.

Infermiera no-vax e focolaio: le denunce delle famiglie

La Procura nei giorni scorsi aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo, a carico di ignoti, per la morte di Giulio Macciò, imprenditore genovese di 79 anni titolare di diverse agenzie di pratiche auto in città.

Il 79enne è deceduto il 12 marzo ed è risultato positivo al Covid con un test post-mortem. I suoi familiari, assistiti dall’avvocato Claudio Zadra, avevano presentato denuncia e il procuratore aggiunto Francesco Pinto insieme al sostituto Stefano Puppo avevano avviato l’inchiesta.

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Le altre due vittime ricoverate in Pneumologia

Il 15 marzo, dopo la morte di Macciò, è deceduto un altro paziente, Giuseppe De Maio, 77 anni. L’anziano era ricoverato in Pneumologia dal 1° marzo per diverse patologie. Il 14 marzo era risultato positivo al tampone ed era stato trasferito nel reparto Covid dove è morto il giorno successivo.

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Il 4 marzo invece era morta proprio in Pneumologia Anna Maria Sostegni, genovese di 64 anni. I parenti hanno presentato denuncia ai carabinieri del Nas solo dopo avere saputo del cluster e hanno chiesto la riesumazione del cadavere e il sequestro delle cartelle cliniche.
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