AstraZeneca, un’infermiera di 27 anni muore dopo la prima dose: “Shock anafilattico”

Un’infermiera di 27 anni muore dopo la vaccinazione con AstraZeneca: si parla di shock anafilattico. Le rassicurazioni dell’Oms sul caso: “Solo una persona su un milione di persone vaccinate può avere una grave reazione allergica”.

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Megi Bakradze muore dopo il vaccino AstraZeneca per shock anafilattico – meteoweek.com

Nuovo caso di (gravi) effetti collaterali da vaccino anti Covid-19, quello verificatosi in Georgia. Secondo quanto viene riportato dalle fonti locali, un’infermiera di 27 anni è finita in coma meno di 30 minuti dopo aver ricevuto la prima dose del farmaco AstraZeneca. Si tratterebbe di un caso di “shock anafilattico“, viene riportato – un incidente, questo, avvenuto solo tre giorni dopo che la Georgia ha iniziato a lanciare il farmaco anglo-svedese.

Vaccino Covid, “una persona su 1 milione rischia l’anafilassi”

L’infermeria deceduta è Megi Bakradze, di appena 27 anni, morta dopo la sua prima somministrazione avvenuta nella città di Akhaltsikhe il 18 marzo. Come spiegato da Reuters, mezz’ora dopo aver ricevuto l’iniezione la giovane è andata in shock anafilattico, finendo irreversibilmente in coma. Trasportata tempestivamente presso la struttura di Tbilisi, i medici hanno tentato di tutto, ma non sono riusciti a salvarla. I famigliari della giovane infermiera hanno inoltre sottolineato come la loro Megi non soffrisse di nessun tipo di malattie pregresse.

In Georgia, la notizia ha fatto enorme scalpore, alimentando timori e polemiche sul farmaco di AstraZeneca nonostante le rassicurazioni pervenute sia dal ministero dalla salute, che dall’Oms e dall’Ema. Già lo scorso 15 marzo, inoltre, l’Oms aveva osservato che “circa una persona su un milione di persone vaccinate può avere una grave reazione allergica ai vaccini Covid-19, nota come anafilassi”. A tal proposito, le autorità consigliano di far presenziare, nei vari hub vaccinali, personale medico competente preparato proprio per questi casi.

foto di repertorio – meteoweek.com

Nel frattempo, però, sull’episodio è stata aperta un’inchiesta. Le primissime ricostruzioni suggeriscono, comunque, che il personale medico ad Akhaltsikhe abbia agito correttamente, secondo il protocollo disposto per reazione anafilattica acuta. Tutto, anche la somministrazione tempestiva di adrenalina e il trasporto della paziente a Tbilisi, sarebbe stato quindi messo in atto correttamente, ed entro le giuste tempistiche.

L’incidente, però, ha causato una sospensione della vaccinazione nell’area montana dell’Agiaria. Nel resto del Paese la campagna sta invece procedendo come da programma. “La morte di Megi Bakradze è stata molto probabilmente il risultato di una grave reazione allergica al vaccino, ma questo è un effetto collaterale molto raro“, ha illustrato Levan Ratiani, direttore del First University Hospital di Tbilisi.

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La vaccinazione in Georgia, si ricorda, è iniziata il 15 marzo scorso, con l’arrivo del primo lotto da 43.200 dosi del vaccino firmato AstraZeneca. La morte della giovane Megi Bakradze, però, ha sconvolto molte persone. I risultati di un recente sondaggio nazionale illustrano come circa il 41% degli intervistati non sarebbe più interessato a vaccinarsi. Anche per questo motivo, allora, il ministro della Salute Ekaterine Tikaradze ha promesso di essere vaccinata pubblicamente, proprio nel tentativo di dimostrare che il vaccino è sicuro.

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Inoltre, nelle scorse ore si è tenuto un incontro presso il Ministero della Salute con i massimi esperti di immunologia. Argomento di discussione è stato proprio il tema della sicurezza del farmaco di AstraZeneca. e dell’eventualità di sospendere la campagna con questo tipo di vaccino. La decisione finale della riunione, però, è stata quella di proseguire con il programma, introducendo però ulteriori misure di sicurezza. Le dosi verranno ora somministrate soltanto nelle istituzioni mediche che ospitano unità di terapia intensiva.

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