Il primo incontro di Biden Usa-Cina in Alaska, ad Achorage. Due giorni di vertice tra le due potenze mondiali ma l’incontro è tutto in salita.
Summit a temperature molto fredde, e non solo per il luogo dell’incontro tra i vertici delle diplomazie statunitensi e cinesi. I due giorni ad Achorage, in Alaska sono tutti in salita. Gli Usa hanno accusato la Cina di minacciare la stabilità mondiale. “Discuteremo le nostre profonde preoccupazioni per le azioni della Cina nello Xinjiang” afferma Washington riguardo le azioni cinesi contro i musulmani uighuri, accusando il paese di genocidio. La Cina, invece, ha minacciato di rispondere alle “interferenze americane” con “azioni decise”.
Il primo vertice Usa-Cina che tenta il dialogo è iniziato con raffiche di accuse tra i due paesi e non promette bene. Usa attacca la Cina per aver violato i diritti umani, agire contro i valori universali e minacciare l’ordine e la stabilità mondiale. La Cina risponde a tono attaccando l’idea stessa di democrazia degli Usa. “Smettetela di promuovere la vostra versione di democrazia nel resto del mondo. Perfino all’interno degli Stati Uniti molti hanno smesso di avere fiducia in quella democrazia.” Un clima poco diplomatico e le due delegazioni si scontrano apertamente.
Usa-Cina tentativo di disgelo, ma il clima si infiamma anche troppo
Sembrano molto tesi i rapporti diplomatici tra i due paesi e non intenzionati ad un disgelo. Usa e Cina si incontrato per rompere il ghiaccio nella loro relazione che si fa sempre più tesa. Ma al momento sembra un’impresa impossibile. “Hong Kong, Taiwan, degli attacchi informatici contro gli Stati Uniti e della coercizione economica contro i nostri alleati, azioni che minacciano l’ordine basato sul diritto che mantiene la stabilità globale. Yang Jiechi e il ministro degli Esteri, Wang Yi, che sono i più alti responsabili della politica cinese, hanno esortato gli Stati Uniti ad abbandonare la mentalità da Guerra Fredda.” Questa è la dichiarazione di Anthony Blinken, il capo della diplomazia Usa.
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Pechino, invece, vuole la rimozione delle tariffe e delle sanzioni imposte dall’amministrazione Trump. Ma l’intenzione del nuovo inquilino della Casa Bianca è di contrastare l’ascesa della Cina e quindi rafforzare le alleanze in Estremo Oriente. Come sottolineato dal portavoce del Dipartimento di Stato, gli Usa vogliono “riaffermare il loro impegno per rafforzare le alleanze e per sottolineare la cooperazione di promozione della pace, della sicurezza e della prosperità nella regione dell’Indo-Pacifico e nel mondo“.
L’amministrazione Biden non va molto per il sottile ai suoi primi incontri internazionali. Dopo il guerrafondaio Trump, molti temono che Biden abbia le stesse intenzioni. Ma gli Usa tranquillizzano, “Gli Stati Uniti non vogliono un conflitto con la Cina ma sono favorevoli a una concorrenza dura. Ci batteremo sempre per i nostri principi, per la nostra gente e per i nostri amici” chiarisce il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan.
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Probabilmente il mese prossimo vi sarà un incontro tra il presidente degli Usa, Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping. Il summit dovrebbe tenersi il 22 aprile, per la giornata della Terra, riguardante la riduzione dell’emissione di gas serra e il cambiamento climatico. Ma tutto dipenderà dall’esito di questi due giorni in Alaska.