Tra i membri del nuovo Comitato Tecnico Scientifico riformato da Mario Draghi c’era anche Alberto Gerli, l’ingegnere dalle previsioni sbagliate che, a meno di 48 ore dalla nomina, si è già dimesso.
Cosa ha spinto Mario Draghi a scegliere, tra i membri del nuovo Comitato tecnico scientifico, Alberto Gerli? Come sappiamo, il nuovo Presidente del Consiglio ha fatto pulizia tra le nomine, spazzando via prima Domenico Arcuri, il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus nominato a suo tempo da Giuseppe Conte; poi, i membri del Comitato tecnico scientifico. Mario Draghi sembra muoversi diversamente – almeno sui nomi – rispetto al suo predecessore. Troppi gli errori accumulati, troppi i ritardi: alla fine l’ex della Bce ha sostituito Arcuri e poi, subito dopo, preso di mira gli scienziati del Comitato, forse per dare un nuovo segnale di discontinuità rispetto al governo precedente. Oppure, forse, per una scelta politica nata dalla volontà di accontentare i suoi alleati – Matteo Salvini in primis – che, da tempo, insistono per un cambio del Cts.
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Ridotti quindi i membri, ora 12. Il coordinatore, dopo l’addio di Agostino Miozzo, sarà il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro sarà invece il portavoce ufficiale dell’organo. Nel nuovo Comitato ci sono anche esperti del “mondo statistico, matematico-previsionale o di altri campi utili a definire il quadro della situazione epidemiologica e ad effettuare l’analisi dei dati raccolti necessaria ad approntare le misure di contrasto alla pandemia”.
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Il nome di Alberto Gerli
Ed è tra questi che rientra il nome di Alberto Gerli, giovane ingegnere noto per i suoi progetti di illuminazione a led e per la sua passione per il bridge, tanto da spopolare con i suoi video su YouTube. Durante quest’anno di pandemia, Gerli si è sbizzarrito con ipotesi sui modelli predittivi e calcoli sui contagi. Ma, ahimè, di tutte le previsioni neanche una si è rivelata giusta. Ed è forse per questo che, spaventato dal peso dell’incarico, l’ingegnere ha fatto da subito un passo indietro, rinunciando all’incarico all’interno del nuovo Cts.
Già dopo la sua nomina, del resto, erano stati sollevati dubbi circa il ruolo affidatogli. Un ruolo importante, forse troppo, e che poco aveva a che fare con i suoi studi che portava avanti da ormai un anno. Gerli ha studiato i numeri della pandemia, ha anche elaborato un modello matematico in grado di anticipare l’andamento della curva. Ma la realtà si è poi rivelata opposta dalle sue previsioni. Ad esempio, secondo Gerli, il Veneto a fine febbraio sarebbe passato in zona bianca. Così non è stato ed anzi la regione di Luca Zaia è stata schiacciata dal peso del Coronavirus.
Perché, la nomina?
C’è forse di mezzo la Lega nella nomina di Alberto Gerli? A farlo notare erano state sia Sinistra Italiana che i Verdi, che avevano criticato la sua nomina chiedendo a Draghi di revocarne l’incarico: “La nomina di Alberto Gerli, in quota Lega, pone un interrogativo su cui il presidente del consiglio Mario Draghi dovrebbe dare una risposta: può un organismo scientifico che ha il compito di contrastare la diffusione dell’epidemia da Covid 19 e quindi di tutelare la salute dei cittadini essere lottizzato politicamente e sulla base di quale meriti scientifici l’Ing. Gerli è stato nominato nel CTS?”, si chiedeva Angelo Bonelli.
L’ingegnere, infatti, non ha avuto certo dei meriti delle previsioni sulla diffusione dell’epidemia. L’anno scorso aveva dichiarato che la misura del lockdown era inutile, e che l’epidemia avrebbe fatto il suo corso a prescindere dalla misure adottate. Ancora, a fine gennaio aveva previsto che la Lombardia avrebbe visto diminuire i positivi da 1700 al giorno a 350 a metà a marzo. Cosa che, come sappiamo, non è accaduta.
E allora, sulla base di quali meriti scientifici Gerli è stato nominato? “Gli italiani hanno bisogno di avere fiducia nelle istituzioni specialmente in una fase delicata come quella che stiamo vivendo e questo modo di procedere non aiuta, per questo chiediamo che il governo riveda la scelta di nominare Gerli ed in ogni caso chiediamo con un esposto alla Procura di Roma di aprire un’indagine”, proseguiva Angelo Bonelli. Intanto oggi si riunirà per la prima volta, alle 14.30, il Cts rinnovato. A presiedere la riunione, il capo del dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio insieme al ministro della Salute Roberto Speranza.