E’ attesa alle 18:30 la conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi presso la Sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio. Draghi interverrà a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto Sostegni.
La densa giornata di oggi prevede l’approvazione della versione definitiva del decreto Sostegni da parte del Consiglio dei ministri e, subito dopo, una attesa conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi presso la Sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio. La conferenza stampa dovrebbe avere luogo a breve, intorno alle 18:30, e consentirà ai giornalisti di dialogare con i ministri dell’Economia e del Lavoro, rispettivamente Daniele Franco e Andrea Orlando. La conferenza sarà incentrata proprio sul decreto Sostegni, che prevede misure da 32 miliardi di euro elargite per far fronte alla profonda crisi economica legata alla pandemia Covid.
Tra i temi toccati, però, potrebbe esserci con ogni probabilità anche la campagna vaccinale: anche su questo sarebbe necessario fare chiarezza, alla luce di quanto avvenuto sul ritiro precauzionale delle dosi AstraZeneca. Il vaccino – ha fatto sapere l’Ema nella giornata di ieri – è sicuro ed efficace. Ora spetterà ai singoli Paesi decidere come e quando rimetterlo in circolazione. Insomma, l’attesa è tanta, soprattutto per cercare di capire le future manovre del governo. E poi, non va negato, anche per osservare il premier Draghi al suo primo banco di prova in una conferenza stampa ufficiale.
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Il decreto Sostegni, in breve
Ovviamente sulla questione è necessario attendere ulteriori chiarificazioni da parte di ministri e premier. Al momento, però, l’ossatura del decreto sembra già ben chiara: sono previsti oltre 3 miliardi per la proroga della cassa integrazione, 5 miliardi per il piano vaccinale e altri 3 miliardi per gli enti locali. Inoltre, Draghi non sembra dimenticare gli indennizzi, che dovrebbero arrivare entro la fine di aprile ad attutire la crisi, fornendo in media 3.700 euro a ogni attività, circa 3 milioni di soggetti interessati. Per quanto riguarda i ristori alle attività produttive, saranno archiviati i codici Ateco dei ristori Conte: queste attività potranno chiedere i contributi a fondo perduto in base alle differenze di fatturato emerse tra il 2019 e il 2020. Il bonus partite Iva è atteso entro fine aprile: stando a quanto emerso fino ad ora, dovrebbe consistere in un indennizzo una tantum fino a 3 mensilità per 3.000 euro complessivi. Proseguono, poi, le indennità per i lavoratori stagionali: loro dovrebbero ricevere 2.400 euro una tantum. Inoltre, il decreto Sostegni prevede anche veri e propri fondi per andare a sanificare le risorse mancanti in questioni strategiche: vaccini, scuola e filiere. Sarà necessario, invece, capire cosa è stato deciso per il blocco dei licenziamenti: una prima ipotesi – riporta il Corriere – riguarda un blocco dei licenziamenti generalizzato fino al 30 giugno, a seguito del quale verrà adottato un regime selettivo. La cassa integrazione Covid dovrebbe poi essere estesa a tutto il 2021, differenziando gli interventi per chi ha gli strumenti ordinari e per chi, invece, attende la riforma degli ammortizzatori.
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Poi gli altri finanziamenti rivolti alle filiere più colpite dall’emergenza: sarebbero previsti 600 milioni per la montagna, 100 milioni per le fiere, catering, eventi fermi a causa del Covid. Non resteranno senza niente gli enti locali, a cui andranno 3,3 miliardi di euro per compensare i mancati incassi (assenza di tassa di soggiorno e di incassi per il trasporto pubblico locale). Infine, la sanità, a cui andranno 4,5 miliardi di euro, distribuiti tra campagna vaccinale e supporto alla gestione commissariale. Ma sulle cifre precise si attende il documento ufficiale. Insomma, al netto di tutti i dubbi che dovranno ricevere chiarificazioni, l’ossatura generale sembra ormai chiara. Questo e molto altro è incluso nel decreto Sostegni per affrontare la crisi legata alla pandemia Covid.