Il cadavere semicarbonizzatodi uomo sui 30 anni è stato ritrovato sul tetto di un treno. Si ignora la sua identità.
Macabra scoperta sul convoglio di un treno presso lo scalo di Surbo, in provincia di Lecce. Sul tetto dell‘Intercity 755 rientrato da Milano a Lecce è stato rinvenuto il cadavere di un uomo, tra i 25 e i 30 anni, di origine magrebina. Il ritrovamento è avvenuta circa 20 minuti prima di mezzogiorno. A rivelare il corpo è stato un operaio di servizio, salito col carrello elevatore sul tetto del treno per controllare il pantografo, il collegamento con la linea aerea, cioè il dispositivo di alimentazione delle apparecchiature elettriche.
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Subito il personale ha avvertito gli agenti della polizia ferroviaria. Sul corpo dell’uomo, non vi erano ferite evidenti, i suoi indumenti erano intatti, sul volto aveva una mascherina di protezione. Successivamente sono stati scoperti i segni della scossa che l’ha folgorato. Nei filmati delle telecamere di sorveglianza presso le stazioni si vede l’uomo deceduto sul tetto del treno fin da Barletta, ma è molto probabile che lo sconosciuto si trovasse lì già da prima.
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Alla polizia ferroviaria, con l’ispettore Paolo Panico si sono uniti la polizia scientifica e vari colleghi della squadra mobile, oltre al medico legale e al pm della Procura di Lecce. I vigili del fuoco del comando provinciale hanno prelevato la salma dello sconosciuto in modo che il medico legale potesse condurre le analisi. La tesi più in voga riguardo l’accaduto è quella per cui l’uomo potrebbe essere un migrante che ha tentato un viaggio di fortuna, ma non si escludono altre piste, per esempio quella di un incidente sul lavoro o una caduta accidentale da un ponte. Ora il suo cadavere si trova presso la camera mortuaria dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Agli agenti spetta di condurre l’indagine e di far luce su quanto accaduto e scoprire l’identità del morto.
