Domenico Arcuri e i membri del Comitato tecnico scientifico: sono stati loro i primi ad essere colpiti dagli stravolgimenti operati da Mario Draghi.
Mario Draghi ha fatto pulizia. Via Domenico Arcuri, il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus nominato a suo tempo da Giuseppe Conte. Via, però, anche i membri del Comitato tecnico scientifico. Il nuovo Presidente del Consiglio sembra muoversi diversamente – almeno sui nomi – rispetto al suo predecessore, ormai tornato tra le Aule virtuali e tra i suoi studenti. Troppi gli errori accumulati, troppi i ritardi: alla fine Draghi ha sostituito Domenico Arcuri e poi, subito dopo, ha mirato agli scienziati del Comitato tecnico scientifico. Un cambio di passo, un nuovo segno di discontinuità rispetto al governo precedente. Oppure, forse, una scelta politica nata dalla volontà di accontentare i suoi alleati che, da tempo, insistono per un cambio del Cts.
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Ridotti i membri, ora 12. Il coordinatore, dopo l’addio di Agostino Miozzo, sarà il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro sarà invece il portavoce ufficiale dell’organo. Nel nuovo Comitato saranno presenti non solo membri appartenenti al campo scientifico-sanitario, ma anche esperti del “mondo statistico, matematico-previsionale o di altri campi utili a definire il quadro della situazione epidemiologica e ad effettuare l’analisi dei dati raccolti necessaria ad approntare le misure di contrasto alla pandemia”.
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Confermati anche Giuseppe Ippolito e Giovanni Rezza, mentre fanno ingresso tra i sette nuovi scienziati la professoressa Melagaro, a capo del “Covid crisis lab della Bocconi”; l’ingegner Alberto Giovanni Gerli; il presidente dell’Aifa Palù. Ci sono poi il capo dipartimento degli Affari generali della Presidenza del Consiglio Sergio Fiorentino; Fabio Ciciliano, esponente della Protezione civile. E ancora: Cinzia Caporale, Sergio Abrignani, Donato Greco.
Non è un caso se, Matteo Salvini, esulta su Twitter: “Dopo Arcuri e Protezione Civile, finalmente cambia anche il Cts. Avanti così”. Del resto, la decisione di rinnovare e rivoluzionare il Comitato tecnico scientifico era già nelle intenzioni di molti all’interno della maggioranza. La razionalizzazione delle attività del Cts ha mirato ad ottimizzarne il funzionamento anche mediante la riduzione del numero dei componenti. Tra i nuovi professionisti, anche statistici per definire il quadro epidemiologico in maniera numerica e funzionale. Strategica anche la scelta di far entrare nel Comitato anche un rappresentante della Conferenza delle Regioni e Province Autonome. Dunque un cambio di passo: da 27 membri, ora ne sono12. Solo 5 conferme del “vecchio” Cts. E la maggioranza è contenta.
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