La risposta di Putin a Biden: “Gli auguro buona salute”

Putin risponde alla forte provocazione del presidente americano con un’altra provocazione. L’accusa di Biden si riferisce ai presunti omicidi e tentativi di avvelenamento da parte del leader russo e al suo ruolo nelle elezioni americane. 

Chi lo dice sa di esserlo” è la risposta tra il serio e il minaccioso di Vladimir Putin che commenta così le parole del presidente americano Joe Biden il quale ieri ha detto di ritenere Putin un assassino.

Cosa gli risponderei? Gli augurerei salute” dice il presidente russo. La sua frase suona quasi come una minaccia. “Chi lo dice sa di esserlo non è solo un modo di dire per bambini, uno scherzo, vi è un significato psicologico molto profondo in questo“, ha aggiunto Putin. “Vediamo sempre in un’altra persona le nostre qualità e pensiamo che essa sia come noi e basandoci su questo diamo la nostra valutazione in generale“, ha continuato Putin, ripreso dalla testata online Meduza. In ogni caso il capo del Cremlino ha evidenziato come la Russia continuerà a cooperare con gli Stati Uniti “ma alle sue condizioni. Il presidente russo si è detto pronto anche a un colloquio online con Biden entro lunedì: “Io non metterei (la questione) in un cassetto lontano perché sabato e domenica vorrei andare nella taiga per riposare un po’, si potrebbe fare anche domani oppure lunedì. Do un incarico al ministero degli Esteri subito“.

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Vladir Putin

Non commentiamo i commenti“, ha dichiarato la portavoce della Commissione europea Eric Mame ai giornalisti che gli chiedevano se l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell fosse d’accordo con quanto affermato dal presidente Usa. La portavoce di Borrell ha precisato che “sfortunatamente c’è una lunga lista di omicidi o tentativi di omicidio nei confronti di numerose persone in Russia, inclusi politici e giornalisti. Molti di questi casi non sono stati investigati, restano irrisolti e gli autori non sono stati condotti davanti alla giustizia. In qualità di presidente, Putin è il responsabile delle azioni e politiche delle autorità russe“.

L’accusa di Biden ha dei riferimenti precisi. I casi sospetti di omicidio o di tentato assassinio ai danni di politici e oppositori a Putin sono ben conosciuti. Il più celebre è sicuramente l‘omicidio di Anna Politkovskaja, giornalista russa assassinata il 7 ottobre 2006 nell’ascensore del suo palazzo a Mosca. La Politkovskaja incolpava il Governo russo per le barbarie perpetrate dall’esercito russo in Cecenia. A questi si aggiungono anche il presunto avvelenamento dell’attivista e blogger Aleksej Naval’nyj, quello di Alexander Litvinenko, ex spia russa e duro oppositore di Putin, dell’ex spia russa Sergei Skripal e di sua figlia Yulia e soprattutto quello di Viktor Yushchenko, politico ucraino che guidò la rivoluzione arancione, il quale durante le elezioni del 2004 si ammalò gravemente a causa di un avvelenamento da diossina. Questi sono solo alcuni dei casi celebri, molti altri però si segnalano durante la presa del potere di Putin.

L’attacco di Biden a Putin fa riferimento anche alla responsabilità di Putin nell’aver condizionato le elezioni americane che hanno portato alla presidenza di Donald Trump. “Il presidente Putin deve pagare per ciò che ha fatto”, ne è convinto il presidente americano.

 

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