Decreto Sostegni, scontro sulla sanatoria fiscale

Lega e 5 Stelle puntano a un maxi condono, ma lo Stato è in grado di rinunciare a tutti quei soldi? Il sottile confine tra intervento a sostegno e politica elettoralistica

In arrivo il nuovo Decreto Sostegni firmato dal Governo Draghi. I punti: ristori, cartelle, piano vaccini, blocco dei licenziamenti e fondi per il turismo. Al momento è solo una bozza ma presto il testo potrebbe essere definitivo. L’iter prevede tre letture in Parlamento, si dovrà trovare la quadra dell’accordo tra Governo e gli esponenti della maggioranza.

L’incontro che si è svolto stamattina tra i capigruppo e i ministri Daniele Franco e Federico D’Incà con i sottosegretari del Mef e dei Rapporti con il Parlamento, è stato positivo stando alle dichiarazioni: “I rappresentanti delle forze parlamentari hanno espresso la comune volontà di coordinarsi, sottolineando la centralità del Parlamento. La direzione indicata è quella procedere verso tre letture del provvedimento in Parlamento – si legge da fonti di agenzia -. Il confronto è stato chiaro e approfondito su tutti i punti, il Ministro Franco ha risposto a tutte le richieste e i gruppi parlamentari hanno indicato le rispettive priorità di intervento“.

Daniele Franco, ministro dell’Economia

A quanto si legge il blocco dei licenziamenti e la cassa Covid dovrebbero essere estesi fino a fine 2021, ma il nodo centrale rimane la sanatoria fiscale. E qui nascono le prime tensioni nella maggioranza: Leu preme affinché la sanatoria rimanga sotto i 3.000 euro, la Lega arriva fino a 10.000, ma il Movimento 5 Stelle non vuole porre limiti. Pd non pervenuto. Con l’ipotesi di una soglia a 5.000 euro, l’Esecutivo rinuncerebbe a  61,5 milioni di cartelle per un valore di 70 miliardi di euro. Da parte loro “è il momento di combattere l’evasione fiscale anche con le tecnologie digitali e di avviare la riforma fiscale e non di mascherati condoni fiscali”, avvertono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri

LEGGI ANCHE: Decreto sostegni, la posta sale: si arriverà a 40 miliardi

Questo il nodo cruciale che pone la domanda: in un fase in cui lo Stato sta facendo grandi debiti per compensare la crisi economica dovuta al Covid-19, è giusto rinunciare a questo denaro, soprattutto pensando che sono soldi evasi al fisco, per accontentare una certa fascia di elettorato? Per i partiti Sì, ma ancora più grave, per alcuni di essi non esiste limite. A questo punto non parliamo più di sostegno, ma di vero e proprio appoggio all’evasione fiscale, punto che invece, proprio in questa delicata fase, Governo e Parlamento dovrebbero combattere, almeno nei termini di una tolleranza accettabile.

Davide La Cara

Recent Posts

Noleggio vs leasing se sei un privato: quale conviene?

Nel mondo dell’automobilismo durante il corso di questi anni sono state introdotte una serie di…

4 mesi ago

Investire nel mattone a Palermo: compravendita e locazione di immobili

Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…

5 mesi ago

Calciomercato: il Torino vuole alzare l’asticella a gennaio

Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…

6 mesi ago

La Serie A torna a far gola: due attaccanti vogliono tornare

Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…

6 mesi ago

Luce e gas, la classifica di Altroconsumo: quali aziende garantiscono il miglior servizio

Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…

6 mesi ago

Il Paradiso delle Signore anticipazioni, crisi tra Adelaide e Marcello: la scelta della Contessa

Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…

6 mesi ago