Coronavirus Napoli, positivo 37 giorni dopo la seconda dose del vaccino Pfizer

Daniele Madelfini, 32 anni, è risultato positivo al Coronavirus dopo aver effettuato le due dosi di vaccino Pfizer-Biontech. 

Aver ricevuto il vaccino non esclude la possibilità di reinfettarsi. Certo, il rischio è ridotto, ma la circolazione delle varianti rende il fatto più probabile. E’ quanto è successo a Daniele Madelfini, 32 anni, risultato positivo al Coronavirus 37 giorni dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer-Biontech. Madelfini, lavoratore nell’ambito della sanità privata campana, aveva ricevuto le dosi alla Mostra d’Oltremare. Madelfini, che lavora nell’ambito della sanità privata campana, aveva effettuato le due dosi di vaccino Pfizer-Biontech a gennaio. La prima dose il 10, la seconda il 31.

Leggi anche: Bollettino coronavirus 18 marzo: 24.935 casi, 423 decessi

Tuttavia, l’uomo è risultato nuovamente positivo. A trasmettere il virus sarebbe stato suo figlio, che lo ha poi passato al fratello, a Daniele, alla moglie. L’Asl ha poi fatto delle indagini sul tampone del bambino e ha successivamente telefonato : “Hanno chiamato perché hanno fatto delle indagini sul tampone di mio figlio piccolo, che ha trasmesso poi il Covid al fratello, a me e a mia moglie. Mi hanno chiesto che sintomi avesse avuto, come avesse affrontato la cosa. Fortunatamente benissimo. Ci hanno comunicato che dalle indagini è risultato che il tipo di virus che ha preso il bimbo è quello della variante. Ha poi contagiato tutta la famiglia”, spiega Daniele..

Leggi anche: Positivo al Covid si allontana dall’ospedale, torna a casa e si suicida

La vicenda era stata raccontata dal Mattino una settimana fa; poi le indagini hanno approfondito la vicenda in particolare per evidenziare relazioni con la variante. “Avendo contratto comunque il virus, nonostante il vaccino, immagino che possa rientrare in quei casi in cui il Covid riesce a dribblare l’efficacia della somministrazione. È chiaro che essendo vaccinato comunque ci si copre da effetti più gravi”, ha spiegato il sanitario.

Gestione cookie