Abusato dal catechista, poi lo ricatta: “Dammi i soldi o divulgo tutto”

Scandalo in una parrocchia di Padova: abusato dal catechista a soli 12 anni, dopo la fine di quella relazione malata ha cominciato a ricattare l’anziano. “Se non mi dai i soldi ti ammazzo”.

Abusato dal catechista - meteoweek
abusato dal catechista, lo ricatta di divulgare tutto – meteoweek.com

Scandalo in una parrocchia di Padova. Un uomo di 30 anni è finito a processo con l’accusa di estorsione nei confronti di un catechista. I fatti risalgono al periodo che va dal 2010 fino al 2017. Il giovane minacciava l’anziano di diffondere i filmati dei loro incontri sessuali, se non avesse ricevuto il denaro richiesto. Secondo quanto riportato dalle fonti, l’imputato era infatti stato avvicinato dal catechista quando aveva soltanto 12 anni. Con lui aveva iniziato una relazione d’amicizia, sfociata poi in abusi e rapporti sessuali.

“Se non mi dai i soldi ti ammazzo”

Finito a processo un 30enne di Padova, che da partire dal 2010 e fino al 2017 sarebbe riuscito a raggirare al catechista una cifra pari a 200 mila euro. Si tratta di una vicenda che nasconde abusi e rapporti sessuali, dei quali il giovane minacciava di diffondere e divulgare dettagli e foto. L’anziano catechista, dopo una prima fase di recalcitranza, ha infine deciso di pagare alla sua vittima il silenzio.

Gli episodi sono avvenuti in una parrocchia della zona termale, con i rapporti sessuali che sarebbero iniziati quando l’imputato aveva soltanto 12 anni. Il catechista, infatti, si sarebbe avvicinato al giovanissimo, uno dei tanti ragazzi frequentatori della parrocchia, durante la sua preparazione alla Cresima. Tra i due sarebbe nata una profonda amicizia, un rapporto di estrema confidenza. Fino a quando, però, il catechista non si sarebbe approfittato del 12enne. Dalle ricostruzioni, pare che l’imputato sia stato coinvolto in una serie di rapporti sessuali che venivano consumati anche tra le mura stesse dell’oratorio parrocchiale. Una relazione, la loro, che sarebbe finita nel 2010, anno in cui l’oggi 30enne avrebbe cominciato a ricattare il suo aguzzino.

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“Se non mi dai i soldi, divulgo le foto dei nostri incontri a luci rosse”, e ancora: “Ti taglio la gola”, “Ti ammazzo” , “Ti incendio la casa”. Queste le minacce che il giovane riservava al catechista, che prima di morire nel 2018 aveva confessato e ammesso i fatti. Le indagini sarebbero scattate dopo che alcuni amici del catechista avevano notato un cambiamento umorale nell’uomo, sempre preoccupato e sempre in cerca di denaro. Sul caso hanno quindi investigato i carabinieri, che sono però risaliti anche alle vicende di abusi.

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Alle autorità, poco prima di morire, l’anziano aveva ammesso di aver violentato l’allora 12enne, e di aver interrotto quella malata relazione a seguito di alcuni problemi personali.
Inoltre, la parrocchia era stata avvisata dalla madre dell’imputato di quanto accadeva di drammatico in quelle mura. Durante la deposizione delle loro testimonianze, i preti della chiesa avrebbero confessato di aver per questo deciso di allontanare il catechista dalla parrocchia. La prossima udienza è stata al momento fissata per il 15 novembre.

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