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Politica

Ponte sullo Stretto, nasce l’intergruppo di Renzi, Berlusconi e Salvini

In Parlamento nasce l’intergruppo per il Ponte sullo stretto di Messina. Renzi si allea con Berlusconi e Lega. Il Movimento 5 Stelle condanna Renzi a centrodestra. 

In Parlamento nasce una coalizione per il grande progetto in ballo da quarant’anni. L’intergruppo parlamentare per il Ponte sullo stretto vede la coalizione di Italia Viva con il Carroccio e Forza Italia. Renzi, già alleato con Berlusconi, entra in combutta anche con il leghista Salvini. La scelta criticata dalla sinistra e dal Movimento 5 Stelle che condanna Renzi definitivamente nella sponda centrodestra. Da una vecchia di Silvio Berlusconi e da un punto imprescindibile dell’agenda di Matteo Renzi, ritorna il progetto del ponte sullo stretto di Messina. In Parlamento Renzi e Berlusconi trovano un alleato anche in Salvini e creano l’intergruppo “Ponte sullo Stretto. Rilancio e sviluppo italiano che parte dal Sud“. Per il leghista Rixi “Le infrastrutture sono necessarie per modernizzare il Paese e il rilancio dell’occupazione. Il Ponte sullo stretto garantirebbe per 4 anni l’assorbimento dell’acciaio prodotto a Taranto.

L’iniziativa parlamentare vede come protagonisti esponenti della Lega, Forza Italia e di Italia Viva. “Un’alleanza finalizzata allo sviluppo infrastrutturale italiano partendo dal Meridione che, capovolgendo il paradigma, è inteso come espressione di potenzialità socio-economiche“. Un progetto di sviluppo per il Sud ma che parte dal Sud per trarre benefici a livello nazionale, dunque. Motivano infine la scelta di una coalizione mista per un fine comune “Coinvolgendo diversi protagonisti della scena politica, caratterizzati da percorsi differenti ma animati da un’ambizione condivisa.”

L’ispirazione di mettere da parte le bandiere politiche per un bene maggiore deriva dallo stesso governo Draghi e da questa maggioranza così variegata che quasi tutti hanno scelto di appoggiare per l’interesse nazionale. “Nello spirito unitario che contraddistingue il governo Draghi, come Italia Viva, Forza Italia e Lega abbiamo deciso di condividere questa attività per dare un sostegno concreto alla ripresa dell’economia in un periodo in cui le idee devono riacquistare valore al di là di ideologie per il buon governo dell’Italia.” Lasciare le porte aperte al trasformismo per il bene dell’Italia, dunque e unire le forze per realizzare i progetti.

Ponte sullo Stretto, il dissenso dei grillini

Un progetto che vede più di trent’anni di storia ma mai portato avanti. Ma contro questa iniziativa ci sono i senatori della commissione lavori pubblici del M5S “Un’insistenza miope che sa davvero di amarcord anni ’80. La baldanza dei tre partiti oggi è sfociata addirittura in un intergruppo parlamentare del cemento dedicato ad hoc a questo progetto.” Continuano i grillini sulla decisione di Renzi che lo vede al fianco di Berlusconi, questa volta alla luce del sole, e addirittura di Salvini “E di certo è un segnale importante per il quadro politico italiano, poichè sancisce finalmente l’ingresso di Matteo Renzi nell’alleanza-calderone del centrodestra. Un habitat naturale sicuramente più congruo al suo partito.”

I 5 Stelle bollano come vecchio questo progetto ironizzando “Evidentemente per questi parlamentari l’opera è la panacea di tutti i mali per i ritardi infrastrutturali del Sud. Poco importa se i collegamenti per Reggio Calabria siano ancora complicatissimi, e peggio ancora che merci e persone per raggiungere Messina debbano affrontare un autentico calvario da ogni punto della Sicilia.”

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I pentastellati continuano il loro dissenso. Contro questo progetto “Come M5S riteniamo che per rilanciare il Sud Italia ci sia bisogno di pensare a progetti seri, fattibili e interconnessi. Una cattedrale nel deserto non risolve nulla.”

La stessa metafora è utilizzata dalla stessa forzista Mara Carfagna. La ministra per il Sud che parla in modo più concreto e pragmatico dicendo “Siamo consapevoli del fatto che c’è bisogno di occuparsi del potenziamento dell’alta velocità della Salerno-Reggio Calabria, altrimenti il collegamento stabile rischia di apparire come una cattedrale nel deserto.” Inoltre, si riserva di esprimere un’opinione sul progetto quando sarà approfondito da un dossier come vuole la “linea di serietà di questo governo nella comunicazione“.

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Critica anche Sinistra Italiana che con un Tweet Nicola Frantoianni lancia una frecciatina anche ai pentastellati.”E dunque, oggi Italia Viva, Forza Italia e Lega lanciano l’intergruppo per riproporre il Ponte sullo Stretto. Troppa transizione ecologica, troppo ambientalismo…”

 

 

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