Covid, Ue presenta il nuovo pass:«Viaggi consentiti con vaccino o test». Ecco in che cosa consiste
La Ue ha lanciato un pass per viaggiare quest’estate in Europa. Si potrà tornare a farlo presentando un certificato, in formato digitale o cartaceo in cui si dovrà attestare di essere risultati negativi al tampone o essere vaccinati, o essere guariti dal Covid e avere gli anticorpi.
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Si tratta non di «un passaporto vaccinale, ma un certificato verde per evitare divisioni e blocchi» tra Paesi europei, «facilitare gli spostamenti dei cittadini europei» e far sì che il turismo riprenda in vista dell’estate, spiega il commissario Ue Didier Reynders. «Il pass è interoperabile e vincolante per i Paesi Ue, per evitare ogni forma di discriminazione». Il pass propone «tre alternative: dimostrare l’avvenuta vaccinazione, la negatività a un test o la guarigione al Covid».
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«La situazione epidemiologica sta peggiorando. L’Ue sta cercando di collaborare con le esportazioni ma le strade corrono in entrambe le direzioni, ci deve essere reciprocità e proporzionalità. Se la situazione non cambia, dovremo riflettere di far dipendere l’export sul livello di apertura dei Paesi riceventi», spiega la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «L’Ue è la regione che ha esportato di più, 41 milioni di dosi a 33 Paesi, ma vogliamo vedere reciprocità. Non sta tornando niente verso l’Ue».
In merito alla questione AstraZeneca, Von der Leyen afferma:«Ha annunciato che purtroppo nel secondo trimestre consegnerà all’Unione europea 70 milioni di dosi rispetto ai 180 milioni che aveva contrattualmente promesso di fornire. Ho fiducia nel prodotto AstraZeneca ed ho fiducia negli scienziati dell’Ema. Dobbiamo dare loro il tempo di cui hanno bisogno per valutare la frequenza degli eventi tromboembolici» rispetto alle persone vaccinate. «Bisogna rispettare procedure e rispettare il fatto che scienziati abbiano bisogno di qualche giorno» per fare le valutazioni del caso. «Sono contenta che non si siano prese scorciatoie nell’approvazione dei vaccini, ma si sia affrontata la strada più lunga».
Infine ha aggiunto che «con l’arrivo delle prime dosi del vaccino Johnson&Johnson da aprile possiamo raggiungere l’obiettivo di avere il 70% degli adulti vaccinati entro fine estate».
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