Vigile urbano muore a 62 anni: era stato vaccinato con Pfizer

Il vigile urbano era nativo di Vibonati, in provincia di Salerno. Le indagini sono state avviate dalla Procura di Lagonegro. Gli inquirenti della località potentina hanno disposto il sequestro della salma per ulteriori aggiornamenti.

vaccino vigile urbano
Il vaccino Pfizer finisce nel mirino – meteoweek.com

Quelle che stiamo vivendo sono giornate a dir poco movimentate, soprattutto per quanto riguarda la tematica dei vaccini anti-Covid. La notizia ufficiale diffusa ieri in merito alla sospensione della diffusione del metodo AstraZeneca ha gettato nello scompiglio tutta l’Europa. Ma nel frattempo arrivano altre notizie di cronaca tutt’altro che rasserenanti da questo punto di vista. È infatti giunta la notizia della morte di un vigile urbano di 62 anni, residente a Vibonati, in provincia di Salerno. L’uomo aveva ricevuto l’inoculazione del vaccino della Pfizer.

Nella serata di ieri, quando erano da poco passate le 20, il vigile urbano aveva avvertito tutti i sintomi di un malore. Purtroppo questo malessere non gli ha lasciato molto scampo, visto che è arrivata la morte quasi sul colpo. Nel corso della giornata di ieri il 62enne, come scritto pocanzi, si era fatto somministrare una dose del vaccino prodotto da Pfizer presso l’ospedale di Sapri, a pochi chilometri da casa. Non è ancora dato sapere, considerando il poco tempo trascorso dal suo decesso, se il vigile urbano abbia perso la vita a causa di complicazioni legate al vaccino.

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Nel frattempo, com’è inevitabile che sia, sono state avviate le indagini per fare luce su questo decesso, l’ennesimo piuttosto dubbio in seguito alla somministrazione di vaccini anti-Covid. A prendere in mano il fascicolo sono i magistrati della Procura di Lagonegro, in provincia di Potenza. Questi, come prima cosa, hanno disposto immediatamente il sequestro della salma del vigile urbano. Come scritto pocanzi non è ancora dato sapere se ci sia una correlazione tra la somministrazione del vaccino e la morte del 62enne. In ogni caso, le indagini sono state aperte per conoscere le cause del decesso.

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A prendere la parola è stato poi Rocco Calabrese. Il direttore sanitario dell’ospedale di Sapri, ovvero il nosocomio in cui è stato somministrato il vaccino, esprime dolore e al tempo stesso scagiona la struttura. “Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto – sostiene Calabrese – , non è dimostrabile una relazione causale con la somministrazione del vaccino. Tra l’altro risulta che il paziente fosse affetto da patologie pregresse di natura metabolica e cardiocircolatoria. Inoltre per il 62enne così come previsto dalle linee guida in ambito vaccinale, a vaccinazione eseguita, sono stati rispettati i 15 minuti di osservazione, nell’arco dei quali lo stesso non ha lamentato nessun disturbo“.

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