Il Pd ha scelto Gualtieri, una decisione in apparenza opposta all’intesa con il M5S, ma che potrebbe invece fungere da collante. La Raggi, a parte le battute di Grillo, non sembra avere il consenso della base.
Nel Pd romano non si lasciano andare a dichiarazioni ufficiali ma sembra ormai fatta per la candidatura di Roberto Gualtieri a sindaco di Roma. La riserva verrà sciolta entro un paio di giorni. Gualtieri non ha ancora avuto modo di parlare con parlare con Enrico Letta ma dovrebbe trattarsi di una formalità e il neo-candidato del Pd vuole un appoggio ufficiale e chiarezza col nuovo segretario.
La scelta dell’ex-ministro dell’Economia era chiara da diverse settimane, sebbene si siano circolassero i nomi di Giuseppe Conte e addirittura di Nicola Zingaretti, concorrenti contro i quali Gualtieri non si sarebbe lanciato. Il nodo da risolvere ora è con il Movimento 5 Stelle. Sebbene Grillo abbia rilanciato la figura di Virginia Raggi sui suoi canali social, l’accordo con i pentastellati potrebbe chiudersi senza particolari problemi sul nome di Gualtieri. L’intesa con i 5S nel Lazio funziona proprio grazie a Zingaretti e le scelte di Grillo dentro il Movimento non sono più indiscutibili come un tempo, tanto che lo stesso comico genovese ha dovuto fare un passo indietro più volte sulle sue uscite pubbliche.
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Virginia Raggi sperava fino all’ultimo che il Movimento le desse nuova fiducia per un secondo mandato, in queste settimane ha cercato di rilanciarsi mediaticamente rilasciando dichiarazioni, presentandosi in aula al processo “Mondo di Mezzo” e lanciando un gruppo in suo sostegno con tanto di simbolo e slogan “Avanti con CoRAGGIo”. Al di là di cosa farà Grillo, la Raggi non ha più il consenso della base né tantomeno quello dei cittadini romani, logico quindi che anche in virtù dell’alleanza parlamentare Pd-M5S si prosegua sulla stessa linea.
Non è improbabile che Virginia Raggi decida di candidarsi in ogni caso, sperando di raggiungere il ballottaggio. In questo momento infatti, non ci sono altre candidature in campo per la poltrona più prestigiosa del Campidoglio, tolta quella di Calenda che appare piuttosto debole. Gualtieri potrebbe quindi essere un nuovo collante per l’intesa Pd-M5S, in attesa di capire la data definitiva delle elezioni a Roma, al momento rinviate a causa della pandemia. Per Gualtieri, anche con l’appoggio del Movimento non sarà comunque semplice. Il Pd romano non gode di buona salute e il dissenso verso il Movimento è forte dopo il fallimento dall’amministrazione Raggi. Tutto questo ovviamente attendendo le mosse ufficiali del Centrodestra.
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