Pubbliche Amministrazioni, stipendi cresciuti del 21,1%

Dal 2005 le buste paga delle Pubbliche Amministrazioni sono cresciute del 21,1% ma salute, gli enti locali e la scuola sono rimasti indietro.

A fare i numeri sugli stipendi delle Pubbliche Amministrazioni è Il Sole 24 ore. Stando all’analisi dei dati disponibili, dal 2005 a oggi lo stipendio medio del dipendente pubblico si è attestato a 36.013 euro lordi all’anno, con un aumento del 21,1% rispetto al 2005. Il ritmo delle buste paga è stato fedele a quello dei prezzi dal momento che, nello stesso periodo, l’inflazione cumulata è stata del 19,8%.

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Dalle banche dati dell’ARAN, l’agenzia nazionale che rappresenta le pubblica amministrazione nelle relazioni con il sindacato, risultano poi alcuni dati interessanti. Gli stipendi più bassi sono percepiti dai dipendenti delle Regioni e degli Enti locali, dunque Comuni e Province. Lo stipendio ammonta a 30.000,00 euro lordi annui. Quelli più alti, triplicati, sono percepiti dai dipendenti delle Autorità indipendenti. Si superano, dunque, i 90.000,00 annui. In alcune regioni, i dipendenti riescono a ottenere compensi maggiori. Restano indietro sanità, scuola ed enti locali.

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I dati sono stati estrapolati dalle banche dati dell’Aran, l’agenzia negoziale che rappresenta il datore di lavoro pubblico. Le buste paga medie in sanità hanno avuto un incremento di +17,6% , tra i più bassi delle Pa. Ugualmente, le cifre dell’istruzione hanno visto un aumento medio del 18,2%. A Palazzo Chigi, c’è stato invece un aumento del 67,5% rispetto al 2005.

La riforma delle Pa

Intanto, il ministro per le Pubbliche Amministrazioni Renato Brunetta ha presentato una riforma pubblica amministrazione che cerca di mettere d’accordo le parti sociali, puntando sullo smart working e prefigurando una valutazione del pubblico dipendente sui risultati ottenuti. Negli obiettivi della riforma delle PA, diminuire il tasso di assenteismo dei pubblici dipendenti, in una logica di recupero dell’efficienza e della produttività delle pubbliche amministrazioni. Di conseguenza, utilizzare i risparmi per il miglioramento dei saldi di bilancio delle pubbliche amministrazioni.

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